• Uno scontro tra giovani prima del ferimento del minore a Noto
  • La lite causata da un eccessivo abuso di alcolici
  • La vittima, 17 anni, è in Rianimazione al Garibaldi di Catania

Prima una lite tra due gruppi di giovani, poi il ferimento del minore di Noto, 17 anni, centrato al cervello da un colpo di pistola e ricoverato in gravi condizioni all’ospedale Garibaldi di Catania.

Indagine per tentato omicidio

Una ricostruzione, quella dei carabinieri del comando provinciale di Siracusa e dei magistrati della Procura che indagano per tentato omicidio, emersa dopo la visione delle immagini delle telecamere di sicurezza ed il sopralluogo compiuto nella zona di via Platone, dove è avvenuto l’agguato.

Scontro tra giovani ubriachi

Ci sarebbe stato, dunque, uno scontro tra giovani,  appartenenti alla comunità nomade, come la vittima, che avrebbero abusato di alcool, capace da fargli perdere il controllo.

Frammenti di vetro sulla strada

La prova consisterebbe nei frammenti di vetro rinvenuti dai carabinieri. Dopo essersi separati, il 17enne sarebbe salito in macchina, insieme ai parenti, i rivali, invece, si sarebbero armati ed uno di loro avrebbe esploso più colpi di pistola, uno dei quali è finito in testa al giovane, che si trova in Rianimazione, all’ospedale Garibaldi, in gravi condizioni.

La famiglia della vittima non parla

Sono stati sentiti, nel corso degli interrogatori, i familiari della vittima, tra cui la madre ma nessuno di loro ha dato delle indicazioni utili alle indagini.

I precedenti a Noto

Non è la prima volta che a Noto si verificano degli agguati a colpi di pistola. Nel settembre dello scorso anno, i carabinieri fermarono sei persone, appartenenti a due gruppi familiari, accusate di tentato omicidio.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, i due gruppi si sarebbero scontrati per alcuni apprezzamenti poco gentili se non offensivi nei confronti di una donna appartenente ad una delle due famiglie.

La sparatoria causò diversi i danni alle auto parcheggiate nella zona dell’agguato, inoltre i proiettili colpirono portoni e muri, come riscontrato dai carabinieri.

 

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