• Addio a Demetrio Volcic.
  • Lo storico inviato della RAI si è spento a 90 anni appena compiuti.
  • Raccontò agli italiani il mondo oltre la Cortina di Ferro.

Lutto nel mondo del giornalismo italiano. È morto Demetrio Volcic, storico inviato della RAI oltre la cortina di ferro, per molti anni corrispondente dalla Russia. Volcic, che aveva compiuto 90 anni il 22 novembre scorso, si è spento a Gorizia.

Si è appreso che ngegli ultimi sei mesi le condizioni di salute di Volcic erano peggiorate. Ai problemi alla schiena che lo affliggevano da tempo, si erano aggiunti altre patologie,

Volcic raccontò agli italiani il mondo oltre la Cortina di Ferro grazie alle corrispondenze da Praga, Vienna, Bonn e Mosca.

Chi era Demetrio Volcic

Nato a Lubiana, in Slovenia. Proverbiale la frase ‘fa freddo qui a Mosca’ con cui apriva i suoi servizi. Volcic cominciò a lavorare in RAI nel 1956 e nel 1964 divenne inviato speciale da Trieste. Nel 1968 fu promosso a corrispondente dall’estero. Dal 1993 al 1994 guidò il TG di Raiuno. In seguito entrò in politica e fu senatore dell’Ulivo dal 1997 al 2001 e poi eurodeputato dal 1999 al 2004.

Tra i suoi tanti libri “Mosca, I giorni della fine”, “Sarajevo. Quando la storia uccide”, “Est. Andata e ritorni nei Paesi ex-comunisti”. “Il piccolo zar, 1956”, “Krusciov contro Stalin” e “1968, L’autunno di Praga”.

Volcic lascia la moglie e un figlio, che vive a Mosca.

Demetrio Volcic, storico inviato della RAI

Demetrio Volcic, storico inviato della RAI.

Il commento di Massimiliano Fedrica, presidente della Regione Friuli Venezia Giulia

“A nome dell’intera Regione Friuli Venezia Giulia esprimo grande cordoglio per la scomparsa di Demetrio Volcic. La sua morte rappresenta una grave perdita per la nostra regione e l’intero Paese, sia sotto il profilo umano sia professionale. Uomo di grande spessore culturale e professionale, Volcic nel suo ruolo di giornalista, e in particolare di inviato della Rai all’estero, ha saputo raccontare quanto accadeva oltre che nelle capitali europee anche nell’allora Unione sovietica e i cambiamenti che hanno investito i Paesi dell’Est. Di lui va inoltre ricordato l’impegno politico, che lo ha portato a lasciare la propria professione per rappresentare la nostra regione e il Paese sia in qualità di Senatore della Repubblica, sia come europarlamentare”.

Così il presidente della Regone Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga.

Articoli correlati