• Denuncia dei sindacati sul trasferimento di 8 lavoratori da Priolo al Veneto
  • Secondo Cgil e Cisl la procedura è illegittima
  • Scontro con l’azienda per l’uso degli ammortizzatori sociali

Le segreterie provinciali della Filcam-Cgil e Fisascat Cisl denunciano una procedura illegittima da parte di una società, la Chelab Srl del gruppo Merieux Nutrisciens, con sede a Priolo, che prevede il trasferimento a Resana, in Veneto, di 8 lavoratori.

Le ragioni dell’azienda sul trasferimento

L’azienda, che si occupa di campionamenti, tra cui di idrocarburi, con commesse importanti, come con Eni, avrebbe motivato questa decisione con una flessione dell’attività, a causa della crisi legata all’emergenza sanitaria, per cui ha beneficiato degli ammortizzatori sociali previsti dal Governo nazionale a partire dal primo gennaio di quest’anno fino ad ottobre.

Trasferimento collettivo illegittimo

Secondo i sindacati, il trasferimento collettivo non è previsto da alcuna norma, anzi ritengono che l’azienda si sia resa protagonista di un “intenzionale e voluto calo di attività”.

Campionamenti gestiti nel Nord Italia

“I campionamenti effettuati presso le committenti di Priolo Gargallo, dapprima sono stati appositamente – scrivono i sindacati nella loro relazione –  trasferiti e gestiti dai Login delle altre sedi del Nord Italia, senza alcuna obiettiva ragione ed in ultimo con l’introduzione di un nuovo software per la gestione e l’accettazione dei campioni, prontamente utilizzato previa formazione nelle altre sedi, ma mai oggetto di formazione agli addetti della sede di Priolo”.

I dubbi del sindacato

I sindacati sospettano che l’azienda voglia usare lo strumento del trasferimento dei lavoratori in una sede lontanissima da Siracusa per evitare il licenziamento, le cui procedure sarebbero più complesse ed onerose. La distanza, sempre a parere delle organizzazioni sindacali, potrebbe scoraggiare qualche lavoratore a fare le valigie e lasciare famiglia ed affetti.

Gli ammortizzatori sociali

Cgil e Cisl denunciano anche l’uso distorto degli ammortizzatori sociali legati alla pandemia, i cosiddetti Fis Covid19, “utilizzato presso la sede di Priolo Gargallo, in quanto volto ad affermare una crisi
strumentalmente indotta dalla stessa” attaccano Alessandro Vasquez e Teresa Pintacorona, rispettivamente segretari provinciali della Filcam-Cgil e Fisascat Cisl.