• Covid19, il governatore Musumeci torna a parlare dell’importanza della vaccinazione
  • “La terza dose – ha detto – è necessaria, sia obiettivo condiviso da tutti”
  • Anche lui si sottoporrà alla somministrazione a metà dicembre
  • Il suo appello per trascorrere un Natale in sicurezza

Si avvicinano le Festività. Come saranno i prossimi Natale e Capodanno dopo il dramma del Covid19?
La domanda è stata fatta ieri al governatore Musumeci dai giornalisti presenti all’inaugurazione del presepe all’interno dei Giardini Orlèans, attigui alla Presidenza della Regione.

Serve il senso di responsabilità per evitare chiusure

“Ci troviamo – ha detto Musumeci – in un post dramma. Bisogna vivere il natale con grande senso di responsabilità e
con tutte le aperture ordinarie proprio perché abbiamo bisogno di vivere un Natale nella consapevolezza che il
momento è delicato ma anche con la voglia di riappropriarci della nostra libertà. Ci sono norme da rispettare se non vogliamo la chiusura come purtroppo è accaduto nello scorso natale anche se si è trattato di una chiusura
parziale”.

Non farsi illusioni, la situazione potrebbe cambiare

Il governatore si è mostrato realista: “Nessuno – ha precisato – deve farsi illusioni, perché i dati possono cambiare. E’ sufficiente un festino, una festa di compleanno, un matrimonio perché si possano contagiare centinaia di persone e quindi migliaia”. Critica la situazione dei contagi in alcune regioni, come il Friuli Venezia Giulia.
“Mi dispiace per il Friuli – ha proseguito Musumeci -. In questo momento il pericolo (di andare in giallo o in arancione, ndr) non si evidenzia per noi ma torno a ripetere che la situazione dei contagi potrebbe cambiare da un momento all’altro, quindi teniamoci caro il nostro colore bianco, salvaguardiamolo. Possiamo evitare le tavolate restando lo stesso in famiglia. Invece di essere in 20 o 30 possiamo essere in 8, facciamo gli auguri prima ai parenti e alle persone care, e rispettiamo le norme del buon senso”.

L’importanza del vaccino e gli anziani

Il presidente della Regione ha colto l’occasione per tornare a parlare dell’importanza della vaccinazione. Tanti purtroppo gli anziani che non si sono ancora vaccinati. “Gli anziani – ha commentato – sono molto legati ai principi e alle loro tradizioni, è difficile poterli convincere della necessità del vaccino. Alcuni sono refrattari, atri pessimisti per natura o disincantati. Dobbiamo lavorare ancora su questa fascia di indecisi, che si assottiglia lentamente. E’ infatti un processo lento ma secondo me inesorabile. I dati riguardanti la prima dose del vaccino, in crescita nelle ultime settimane, sono incoraggianti. Cresce cioè la consapevolezza della necessità, volenti o nolenti, di vaccinarsi. Non è che tutti facciano il vaccino fischiando o canticchiando. Io farò la terza dose a metà dicembre”.

La terza dose

Infine, Musumeci ha voluto rivolgere un invito a sottoporsi alla terza dose della vaccinazione. “La terza dose – ha concluso – è essenziale perché molto spesso si arriva all’appuntamento vaccinale con una capacità reattiva degli anticorpi assolutamente scarsa. Ma io sono ottimista. Anche la terza dose sta crescendo. Forse dovremo abituarci, secondo alcune voci provenienti dal mondo della scienza, a pensare alla quarta dose.
Intanto auguriamoci che la terza dose sia un obiettivo condiviso da tutti, non possiamo vanificare gli sforzi fatti sinora”.

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