Con i colleghi in un ufficio comunale di Palermo si vantava di non credere al Covid e di avere festeggiato insieme ad un gruppo numero di no vax bevendo e mangiando nel corso di un lungo pranzo senza nessuna precauzione.

Dopo qualche giorno l’ufficio comunale in centro nel capoluogo è stato chiuso per disinfestazione.

L’impiegato è risultato positivo al Covid e ancora peggio ha il figlio anche lui non vaccinato ricoverato in terapia intensiva.

Il figlio è in condizioni molto serie. E’ una delle ultime storia degli irriducibili no vax che per contestare la scienza  e i vaccini preferiscono rischiare a volte la vita. Irriducibili che non indietreggiano nelle loro idee neppure davanti alle evidenze. In tutte le interviste i medici che da due anni stanno lottando contro la pandemia lo ribadiscono.

In terapia intensiva l’80 per cento dei ricoverati non è vaccinato. Dati che non spostano di un millimetro le idee fideistiche, dogmatiche su quelle affermazioni ripetute a raffica, dopo un lungo indottrinamento che non si incrinano neppure davanti alla evidenza della scienza e di quanti sono usciti dal tunnel grazie ai vaccini.

L’ufficio comunale dopo la sanificazione e la disinfestazione è stato riaperto al pubblico. Ancora il dipendente comunale non è rientrato perché si trova in quarantena. I colleghi attendono di conoscere se tornerà al lavoro dopo essersi sottoposto al vaccino o continuerà ancora ad avere il green pass grazie ai controlli con il tampone.

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