“Ottimo risultato raggiunto in terza commissione Attività produttive. Approvato e trasmesso per esame dell’aula il disegno di legge di riforma dei Consorzi di bonifica. Dopo un lungo iter si è finalmente giunti a questo risultato, atteso da tempo da tutto il mondo agricolo siciliano”. Lo dice l’assessore regionale all’Agricoltura Toni Scilla.

“Esito positivo anche per disegno legge forestali”

L’assessore continua: “Nella stessa seduta è stato anche esitato positivamente, e trasmesso in commissione Bilancio, il disegno di legge sui forestali, che incrementerà le garanzie occupazionali a 180 giornate lavorative annue. Particolarmente significativi sono i due articoli che riguardano gli interventi per l’ampliamento della superficie da rimboschire, in linea con le indicazioni dell’Unione europea, e soprattutto la previsione di nuovi ingressi di lavoratori. È la conclusione del processo di razionalizzazione dei contingenti previsto dal disegno di legge del governo Musumeci, che consentirà un ricambio generazionale del bacino dei lavoratori forestali”, spiega Scilla.

La Cia Sicilia era andata in pressing

La Cia – Agricoltori Italiani Sicilia aveva acceso i riflettori sullo stato di salute della bonifica in Sicilia proponendo con urgenza la creazione per ogni consorzio di bonifica operante nel bacino idrografico “un gruppo di lavoro emergenziale che definisca le criticità esistenti e gli interventi prioritari”. Tali interventi sono necessari per limitare i rischi di una difficile stagione irrigua e la sospensione di tutti i ruoli per un periodo di sei mesi.

La confederazione aveva scritto una nota al governo regionale e ai gruppi parlamentari all’Ars dove si evincono diverse criticità riscontrate nell’isola. Non solo la difficoltà di avere acqua a sufficienza per la prossima stagione irrigua, ma con gli stessi problemi di sempre. Alcuni invasi in Sicilia mostrano una grave carenza di volumi invasati tale da rendere la distribuzione irrigua abbastanza problematica con le mancate manutenzioni sulle condotte e sui canali, oltre che le gravi insufficienze strutturali di molti Invasi che per ragioni di sicurezza non possono andare oltre il limite consentito di invasamento.

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