Beppe Grillo è indagato a Milano per traffico di influenze illecite per alcuni contratti pubblicitari sottoscritti dalla compagnia di navigazione Moby con il blog Beppegrillo.it. I finanzieri del Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza di Milano stanno effettuando perquisizioni negli uffici della Beppe Grillo srl.

Su Moby è già in corso un’inchiesta per bancarotta, coordinata dal PM Roberto Fontana, che vede indagati il patron Vincenzo Onorato e il figlio.

Si è appreso che, da una tranche di questa indagine, e in particolare da una relazione depositata da un consulente tecnico della Procura, è nato il filone per traffico di influenze illecite. Il fascicolo vede al centro “trasferimenti di denaro” da parte del gruppo Onorato alla società di Grillo che gestisce il sito per il pagamento di contratti pubblicitari, tra il 2018 e il 2019.

L’indagine è partita da una relazione tecnica in cui si parlava di 200mila euro versati alla Beppe Grillo srl per un contratto che va dal marzo 2018 al marzo 2020 “volto ad acquisire visibilità pubblicitarie per il proprio brand sul blog” del comico-politico, di 600mila per due anni per la Casaleggio Associati per “sensibilizzare le istituzioni sul tema dei marittimo” e per “raggiungere una community di riferimento di 1 milione di persone”. Anche l’armatore Vincenzo Onorato è indagato per lo stesso reato che riguarda il fondatore del Movimento 5 Stelle.

Al centro dell’inchiesta, oltre ai contratti stipulati dalla compagni di navigazione con Grillo e la Casaleggio Associati, ce ne sono altri con fondazioni di personaggi e forze politiche, tra cui Open di Matteo Renzi.

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