Tensione alle stelle all’Ars, in apertura dei lavori per l’esame del disegno di legge di autorizzazione dell’esercizio provvisorio. I deputati del Pd Giuseppe Lupo, Antonello Cracolici e Nello Dipasquale insieme ai colleghi di opposizione pentastellata, il capogruppo Nuccio Di Paola e la deputata Stefania Campo, hanno subito chiesto che il governatore Nello Musumeci chiarisca in aula la crisi di governo, aperta dopo il voto per i grandi elettori del Capo dello Stato. Il presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, ha garantito che a conclusione della seduta riunirà la capigruppo per stabilire il confronto in aula col governatore Musumeci. Il clima però è incandescente.

Ostruzionismo in Aula

L’opposizione torna all’antico all’Ars, rispolverando la tecnica dell’ostruzionismo. I deputati si stanno alternando con interventi di quindici minuti a testa nella discussione generale del disegno di legge di autorizzazione dell’esercizio provvisorio.

Al governo viene contestato di non avere approvato nemmeno una manovra di bilancio nei termini di legge e di avere fatto ricorso sempre all’esercizio provvisorio. Nel merito, il Pd contesta alcune norme del ddl che assegnano fondi per la promozione (quasi 2 milioni), per i beni culturali, per il turismo e soprattutto uno stanziamento di oltre 50 mln per i collegamenti marittimi mentre non ci sono misure per la povertà.

Chiesto intervento di Musumeci

Il presidente dell’Assemblea regionale, Gianfranco Miccichè, ha garantito che a conclusione della seduta d’Aula si terrà la riunione di capigruppo per stabilire il giorno del confronto col governatore. Entro la fine della seduta verrà comunicata la data del dibattito chiesto dalle opposizioni.

Figuccia “Stop beghe, si voti esercizio provvisorio”

Il deputato regionale Vincenzo Figuccia, a Sala d’Ercole, frena i rumors delle opposizioni che chiedono di sospendere la discussione sul disegno di legge – esercizio provvisorio all’ordine del giorno all’Ars, accusando il governo per l’assenza del Presidente della Regione, Nello Musumeci.

“Le sollecitazioni che arrivano a ciascuno di noi da parte delle comunità alloggio, del personale – dice Figuccia – dei forestali, dei Consorzi, dei precari, ex Aras, Pip e Asu e ancora delle partecipate e degli enti regionali, rappresentano il respiro di un mondo che dalla settimana scorsa è rimasto con il fiato sospeso. Fuori dal palazzo la gente chiede che si voti l’esercizio provvisorio. Oggi. È un atto di responsabilità dopo il quale si potrà ascoltare la voce del governo. Non c’è spazio quest’oggi per le beghe dei palazzi e per le sterili contrapposizioni”.

Voto rinviato a domani

Alla fine della conferenza dei capigruppo, il presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè, tornando in aula, ha calendarizzato (manca però ancora la data) l’intervento in aula del governatore Nello Musumeci richiesto dalle opposizioni dopo l’annuncio su Fb dell’intenzione di azzerare la giunta. Probabile che il governatore dia una data dopo avere concluso il giro di consultazioni in corso con i partiti. Per le opposizioni basta questo per dire che “la crisi è stata parlamentarizzata”.

Il voto del ddl di autorizzazione all’esercizio provvisorio è stato rinviato a domani alle 12. “Domani a costo di fare notte il testo va votato, è l’ultimo giorno per evitare disagi ai siciliani”, ha avvertito Miccichè.

 

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