Nonostante un decreto di espulsione che li obbliga ad andarsene dall’Italia, 13 migranti sono di fatto bloccati a Siracusa.

Espulsi ma senza Green pass

Il motivo è che non essendo vaccinati e privi naturalmente di Green pass non possono salire a bordo di alcun mezzo pubblico, tra cui nave, bus o aereo, e tornare nel loro paese, per cui, da giorni, gli stranieri, tutti uomini di nazionalità gambiana e senegalese, vagano per le strade della città, trovando come primo riparo un parcheggio coperto, il Talete, all’interno di Ortigia, il centro storico di Siracusa.

L’assistenza del Comune

Della vicenda è stato informato il Comune di Siracusa, che, grazie all’aiuto di un’associazione di Protezione civile, ha allestito una tendopoli in un’area parcheggio in via Augusto von Platen, nella zona nord della città, a due passi dalla caserma dei vigili del fuoco di Siracusa.

“Siamo stati informati della situazione di questi migranti dall’ex assessore Rita Gentile – spiega l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Siracusa, Concetta Carbone – i migranti, dopo essere scesi dalla nave per la quarantena, hanno ricevuto il decreto di espulsione ma non avendo il Green pass non hanno potuto prendere alcun mezzo. Non potevamo lasciarli senza cibo e senza un posto dignitoso – continua l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Siracusa, Concetta Carbone dove dormire, per cui ci siamo rivolti alle associazioni per dare assistenza a queste persone”.

Richiesta di Protezione internazionale

Frattanto, un avvocato, dopo aver parlato con i migranti, ha presentato una richiesta di protezione internazionale, “per cui saranno sentiti dalla Commissione in seno alla Prefettura” dice il prefetto di Siracusa, Giusi Scaduto. “Stiamo provando a trovare una soluzione – spiega il prefetto di Siracusa – sia per la loro sistemazione sia per sottoporli al vaccino. Sui mezzi pubblici, non possono salire, è, comunque, un problema nazionale e speriamo possa risolversi”.

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