Ci sono strascichi dopo il falò di capodanno che venne soppresso della polizia provinciale a Fondo Fucile a Messina e che creò disordini, nel corso dei quali rimase ferito il comandante della polizia provinciale Daniele Lo Presti. Lo stesso corpo ha operato un sequestro, con relativa confisca, di un motociclo in località Villaggio Santo.

Operazione nata dopo i disordini

L’operazione nasce dallo sviluppo delle indagini maturate a seguito dell’intervento anti falò disposto dalla questura di Messina lo scorso 31 dicembre a Fondo Fucile. E’ stato accertato che uno dei veicoli in uso ai facinorosi autori dei disordini risultava sprovvisto della prescritta copertura assicurativa oltre che della revisione ministeriale. Il mezzo risultava già essere stato sottoposto a sequestro il 13 gennaio scorso da parte dei carabinieri in quanto il conducente, un giovane messinese di 18 anni, risultava sprovvisto di patente di guida.

I provvedimenti

Gli agenti della polizia metropolitana hanno contestato al proprietario del mezzo una sanzione di 866 euro per mancanza di copertura assicurativa e di 173 euro per mancata revisione. Il motociclo è stato trasportato in un deposito convenzionato con la locale prefettura. Nella stessa giornata altro personale della polizia metropolitana è intervenuto sui colli San Rizzo a causa di alcuni ovini feriti da un presunto attacco di un branco di cani randagi. In questa circostanza gli operatori allertavamo il servizio veterinario che provvedeva a trasportare al pronto soccorso veterinario gli animali che sono stati sottoposti ad intervento chirurgico.

Cosa accadde

Quel che accadde la notte di San Silvestro fu davvero un delirio. In pratica polizia provinciale e polizia municipale individuarono un gruppo di ragazzi che aveva già creato un’enorme catasta di legno per appiccare il fuoco, così come un po’ da usanza a Messina per l’ultimo dell’anno. Il luogo prescelto era il rione di Fondo Fucile. Il comandante Lo Presti con l’aiuto di un agente dei caschi bianchi salì sulla catasta per far scendere i giovani e permettere la rimozione dei detriti. Un’operazione che scatenò la reazione di alcuni residenti che lanciarono bottiglie e altri oggetti contundenti all’indirizzo di polizia provinciale e municipale, ferendo per l’appunto Lo Presti.

 

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