I carabinieri di Solarino, insieme ai militari del Nucleo carabinieri cinofili di Nicolosi e dello Squadrone eliportato cacciatori di Sicilia, hanno arrestato un uomo di 58 anni, per detenzione di droga ed armi.

Percettore del reddito di cittadinanza

L’indagato, che percepiva il reddito di cittadinanza, è stato condotto in cella, nel carcere di Cavadonna, a Siracusa, e nelle prossime ore sarà interrogato dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Siracusa in occasione dell’udienza di convalida della misura cautelare. Ed in quella circostanza potrà chiarire la sua posizione.

Il sequestro nella stalla

La perquisizione dei carabinieri è scattata in una stalla nella disponibilità del 58enne, con precedenti penali.  Negli spazi riservati agli animali, i militari hanno rinvenuto degli involucri contenenti diverse tipologie e quantità di
stupefacenti, nello specifico 24 grammi di cocaina, 54 di hashish e 26 di marijuana.

Armi e munizioni

Nel corso del controllo, i carabinieri hanno rintracciato una pistola calibro 7,65 con matricola abrasa con caricatore pieno e inserito e 47 proiettili. L’arma verrà inviata al Ris, Reparto investigazioni scientifiche di Messina per verificare l’eventuale utilizzo in episodi criminosi.

Reddito revocato

“L’arrestato, che percepiva il reddito di cittadinanza, si è visto in ragione della sua condotta criminosa revocato il beneficio ed è stato condotto in carcere dai carabinieri così come disposto dall’Autorità giudiziaria di Siracusa” spiegano dal comando provinciale dei carabinieri di Siracusa.

Mafiosi con il reddito di cittadinanza

Reddito di cittadinanza fruito da presunti mafiosi o da mafiosi con sentenze già passate in giudicato e dai loro familiari nel Catanese.

Operazione dei carabinieri di Paternò

Carabinieri della compagnia di Paternò e del Nucleo ispettorato del lavoro (Nil) di Catania hanno denunciato cinque persone, tra mafiosi e loro familiari, accusati di avere percepito indebitamente il Reddito di cittadinanza. Tra gli indagati appartenenti a clan che, pur condannati con sentenze passate in giudicato, hanno richiesto ed ottenuto il beneficio.

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