I parlamentari nazionali del M5S hanno annunciato la convocazione da parte del Governo di un tavolo per la crisi del Petrolchimico di Siracusa.

Vertice con il viceministro

E’ quanto è emerso al termine di un incontro tra la delegazione grillina, composta da Paolo Ficara, Filippo Scerra, Pino Pisani, ed il sottosegretario allo Sviluppo Economico, Alessandra Todde. Se ne parlerà dopo l’elezione del Presidente della Repubblica ma a quel tavolo parteciperanno le aziende, Confindustria ed i sindacati.

L’appello di Confindustria

Si tratta della prima risposta dopo l’appello lanciato dal presidente di Confindustria, Diego Bivona,  che, dopo aver incontrato la deputazione regionale e nazionale siracusano, aveva sollecitato gli esponenti politici a pressare i loro leader nazionale per affrontare la questione della transizione energetica.

“Abbiamo evidenziato le forti preoccupazioni dell’industria siracusana per il futuro prossimo. Conosciamo le tensioni di questo momento storico e già un anno fa abbiamo voluto avviare un confronto con le rappresentanze del polo petrolchimico” spiegano Ficara, Scerra e Pisani, per cui “la sottosegretaria Todde ha compreso le difficoltà del settore della raffinazione e della necessità di non sottovalutare quanto accade in uno dei principali siti industriali italiani quale è quello siracusano.

Il Patto per la raffinazione

Tra le soluzioni per evitare la fuga delle aziende del Petrolchimico, il Patto per la raffinazione: si tratta di una legge già esistente ma ancora inapplicata, in base alla quale il Governo consente alle imprese di trattenere una parte delle accise per riconvertire gli impianti e produrre con emissioni contenutissime, nel rispetto dei parametri ambientali, soprattutto in ottica del 2035. In quell’anno, infatti, non potranno essere vendute in Italia ed in Europa veicoli alimentati a benzina o a diesel.

“Abbiamo convenuto con la viceministra Todde sulla urgenza di costruire soluzioni possibili, ipotizzando un cammino che inizi ad analizzare la richiesta regionale di istituzione di area di crisi complessa come anche l’utilizzo delle accise per investimenti”, dicono Paolo Ficara, Scerra e il senatore Pisani.

“Aziende accompagnate alla transizione”

“La transizione ecologica è il futuro. Le aziende vanno però accompagnate e stimolate nelle loro politiche di cambiamento e innovazione, verso produzioni sempre più rispettose dell’ambiente. E su questo punto ci siamo messi a lavorare, evitando di lanciare comunicati allarmanti” dicono i deputati grillini.

“No ai licenziamenti”

Auspichiamo piena collaborazione Stato-Industria, senza forzature in un senso o in un altro. È chiaro, poi, che la transizione debba avvenire in maniera sostenibile anche per l’occupazione, senza spettro di licenziamenti o ridimensionamenti.  Anche su questo punto siamo convinti che sia possibile una intesa, con il positivo coinvolgimento di Confindustria Siracusa e la responsabilità sociale che le grandi aziende del territorio non hanno certo smarrito

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