Il Comune di Siracusa ha impegnato 28 mila euro per pagare le spese legali dei cittadini che hanno presentato ricorso dopo le multe ricevute per abbandono di rifiuti.

Lo affermano gli esponenti del circolo Aretusa di Fratelli d’Italia, Paolo Cavallaro e Angelo Lantieri che, nelle settimane scorse, avevano anticipato i pronunciamenti del Tribunale di Siracusa a cui si erano rivolti gli utenti, destinatari di sanzioni pari a 600 euro.

La determina

A supporto delle loro affermazioni, i due di Fratelli d’Italia citano una determina del 30 dicembre del 2021 firmata dal Dirigente del settore Ordine pubblico e sicurezza- Protezione civile, Enzo Miccoli, “che autorizza l’impegno di spesa per il pagamento delle spese processuali e legali a seguito delle sentenze emesse dal giudice di pace in accoglimento dei ricorsi ai verbali di infrazione alle norme del codice della strada anno 2021” sostengono i due esponenti di FdI.

Spreco di risorse pubbliche

Secondo Cavallaro e Lantieri, “si tratta di uno spreco di risorse pubbliche determinate dall’errore di valutazione della Pubblica amministrazione che ha voluto sanzionare i cittadini con multe spropositate determinandoli ad impugnarle per far valere principi giuridici già ampiamente cristallizzati nella giurisprudenza”.

Trasgressori non identificati

Nelle sentenze “è stato ribadito il principio della responsabilità personale dell’illecito, in base al quale occorre che sia identificato il trasgressore” e nei casi finiti al palazzo di giustizia non si sarebbe verificato questo presupposto”

Sanzioni troppo elevate

I due esponenti di Fratelli d’Italia sono certi che ” sanzioni giuste e di importo assai ridotto avrebbero determinato i cittadini a pagarle e ad adeguare il proprio comportamento alle norme del vivere civile”. Insomma “la cittadinanza è stata ingiustamente vessata senza che ciò abbia determinato a fronte il miglioramento della raccolta dei rifiuti e delle condizioni igieniche della città” aggiungono gli esponenti del circolo Aretusa di Fratelli d’Italia, Paolo Cavallaro e Angelo Lantieri.