Gli agenti di polizia della questura di Palermo stanno indagando su un nuovo stratagemma per ottenere il green pass senza vaccinarsi. E’ quanto hanno denunciato i titolari di una farmacia palermitana nel quartiere al Villaggio Santa Rosalia impegnati in questi mesi ad eseguire vaccini e tamponi.

La tentata truffa di due no vax

Una coppa si è presentata nel gazebo per eseguire i tamponi. I due sapevano già di essere positivi. Non sarebbero potuti uscire, ma hanno rischiato per garantire il lascia passare ad un’altra coppia che non aveva alcuna intenzione di vaccinarsi. I

due positivi si sono presentati con i documenti della coppia che erano negativi e non aveva alcuna intenzione di vaccinarsi. Un escamotage con il solo obiettivo di non inocularsi la dose del siero.

Risultati positivi solo sulla carta sarebbero finiti in quarantena. Una volta concluso il periodo di isolamento si sarebbero presentati in un’altra farmacia certi di essere ormai negativi e in questo modo si sarebbero garantiti il green pass per sei mesi. I farmacisti non sono caduti nella truffa e hanno denunciato tutto in questura.

Indagini della Digos

Le indagini sono condotte dalla Digos che in questi mesi ha già scoperto e arrestato infermiere che facevano finta di vaccinare i pazienti nell’hub della Fiera del Mediterraneo.

Adesso i controlli vanno avanti anche sugli esami eseguiti dalle farmacie per accertare che tutti i professionisti seguano l’esempio dei dottori che non abboccato alla truffa e hanno denunciato subito alla polizia.

L’appello di Federfarma

Riguardo alla tentata truffa sui tamponi per favorire dei no vax, denunciata da una farmacia di Palermo e sulla quale è stata aperta un’indagine, si comunica che già alcuni giorni fa Federfarma Palermo e l’Ordine dei farmacisti di Palermo avevano diramato una circolare congiunta nella quale si ribadisce ai farmacisti l’indicazione di richiedere, assieme alla tessera sanitaria, anche il documento di identità che confermi la sua corrispondenza al soggetto che deve sottoporsi al tampone, e ciò proprio per prevenire fatti come quelli che si sono poi verificati.
“Tale particolare modalità – spiega Roberto Tobia, segretario nazionale e presidente provinciale di Federfarma – è prevista esplicitamente in Sicilia, nel protocollo regionale sui tamponi in farmacia, grazie all’accordo stipulato con l’assessore alla Salute, Ruggero Razza. Ieri – aggiunge Tobia – attraverso le interlocuzioni con la struttura commissariale nazionale, è stato convenuto che tutte le farmacie italiane sono abilitate a richiedere il documento d’identità, assieme alla tessera sanitaria, ai soggetti che si presentano per sottoporsi al tampone”.
Intanto, cresce sempre più la richiesta di vaccinazioni in farmacia. La scorsa settimana in provincia di Palermo è stata superata quota 9mila dosi inoculate e questa settimana le immunizzazioni sono state esattamente 8.934 (4.398 in città e 4.536 in provincia). Per la prima volta si è verificato il sorpasso della provincia rispetto alla città, e ciò conferma l’importanza della rete delle farmacie rurali quale fondamentale presidio sanitario di prossimità nei territori delle aree interne, anche come hub vaccinali.
Dall’inizio della campagna vaccinale in farmacia, lo scorso 3 settembre, le somministrazioni totali sono state 68.216.

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