Mentre a Roma va avanti (senza successo) da giorni il voto per eleggere il nuovo Presidente della Repubblica, il “grande elettore” Nello Musumeci ne ha approfittato per incontrare i leader nazionali dei partiti di centrodestra per sondare gli appoggi in vista della sua ricandidatura per le Elezioni Regionali in programma in autunno.

Il vertice con Cesa

Un incontro fra il presidente della Regione Musumeci e Lorenzo Cesa, leader dei centristi dell’UDC. Il vertice sarebbe andato in scena giovedì a Roma durante una pausa delle trattative sul Quirinale. Musumeci vorrebbe blindare la sua ricandidatura e secondo indiscrezioni pubblicate oggi dal Giornale di Sicilia “Secondo la lettura fatta a Palermo dal fronte ostile a Musumeci, il segretario nazionale dell’Udc ha detto no a un governo «elettorale» chiedendo di andare avanti con l’attuale Giunta. E si è allineato in questo modo alle posizioni già espresse dalla Lega, dall’Mpa e da pezzi di Forza Italia (l’area più facilmente controllata da Gianfranco Micciché) che puntano apertamente a a una successione dell’attuale inquilino di Palazzo d’Orleans”.

L’altra opzione sul piatto

Resta però in piedi anche l’opzione evidenziata da giorni dallo stesso Musumeci: “Un governo nuovo, «elettorale», con i partiti che firmeranno con lui non solo un patto di fine legislatura ma anche il via libera alla ricandidatura oppure una giunta di fedelissimi, «con chi ci sta», per sostenere qualche mese di campagna elettorale in vista di elezioni anticipate in primavera invece che a novembre”.

La scelta dell’Udc

A quanto pare poi ieri sera, dopo lo stallo Quirinale, l’Udc ha reso noto ciò che Cesa avrebbe detto a Musumeci: «Il segretario – si legge nella nota arrivata da Roma – ha ribadito il pieno sostegno dell’Udc all’azione del governo regionale. Il nostro obiettivo è tenere unito il centrodestra. Il confronto si è svolto all’insegna della cordialità e dell’amicizia. Nel corso dell’incontro Cesa e Musumeci hanno parlato dei temi prioritari da affrontare da qui a fine legislatura e della necessità di gestire in maniera strategica le risorse del Pnrr». Nulla sulla ricandidatura di Musumeci.

Verso il Rimpasto?

Ma per i di Diventerà Bellissima, Musumeci avrebbe avuto da Cesa il sostegno atteso. Si dovrebbe andare verso il rimpasto. Una nuova giunta, “con alcune conferme e delle new entry”. Quel che è certo è che dopo il romanzo Quirinale, il centrodestra appare sempre più spaccato sul futuro di Musumeci.

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