E’ stato archiviato come un incidente domestico il caso dell’uomo morto folgorato ieri alla periferia di Partinico. La Procura, oltre ad aver subito restituito il corpo ai familiari, non ha nemmeno disposto alcun sequestro dell’immobile dove è avvenuto il tragico incidente costato la vota a Giovanni Caronna, 39 anni di Borgetto. Questo significa che quanto avvenuto è stato subito cristallizzato dai carabinieri della compagnia di Partinico e che quindi non vi sarebbe alcuna “responsabilità terza” rispetto alla morte dell’uomo.

I funerali

Oggi pomeriggio nella chiesa Madre di Borgetto si terranno i funerali della vittima. Caronna, stando a quanto ricostruito dai carabinieri, sarebbe stato investito da una tremenda scarica elettrica mentre stava armeggiando con un flex. Era impegnato in  alcuni lavoretti edili che stava svolgendo nella sua seconda abitazione in contrada Badia quando pare abbia toccato un filo che collegava abusivamente l’immobile con la rete elettrica pubblica.

L’inutile corsa all’ospedale

Il trentanovenne è stato subito soccorso e trasportato all’ospedale Civico di Partinico dove è giunto in fin di vita. La terribile scarica elettrica subita non gli ha lasciato purtroppo scampo. I medici del nosocomio hanno provato di tutto per rianimarlo ma non c’è stato nulla da fare.

Il ricordo

Caronna abitava nella vicina Borgetto. Ufficialmente svolgeva il lavoro di lattoniere ma in realtà si arrangiava come poteva anche in altri lavori saltuari, svolgendo anche attività edile. Chi lo conosce lo descrive come una persona perbene, gran lavoratore, che non stava mai con le mani in mano per non far mancare nulla alla famiglia. Questa tragica fatalità lo ha strappato all’affetto di amici e familiari.

I precedenti nel comprensorio

Nella vicina Balestrate due anni fa ci fu un’altra vittima morta folgorata nella sua abitazione, Giuseppa Saputo. In quel caso venne investita da una scarica mentre era sotto la doccia. Nel 2018 a Terrasini altro tragico evento, a perdere la vita Gaetano Lo Cricchio di 28 anni, a cui fu fatale il lavoro che stava facendo ad alcuni fili sul contatore di casa. Sempre a Terrasini nel 2015 morì folgorato l’artigiano Salvatore Licata di 60 anni mentre era impegnato ad un lavoro all’interno del suo laboratorio.

 

 

 

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