Dal 23 giugno sarà finalmente attivo il servizio online del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali per la stesura del Rapporto biennale pari opportunità, obbligatorio per le aziende pubbliche e private con più di 50 dipendenti.

Il rapporto biennale servirà a scattare una fotografia del personale maschile e femminile presente in azienda, in riferimento sia al complesso delle unità produttive e delle dipendenze, che a ciascuna unità produttiva, nel pieno rispetto dell’art. 46 del Codice Pari Opportunità (decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198 poi modificato con la legge n. 162/2021).

Le aziende pubbliche e private con meno di 50 dipendenti potranno redigere il rapporto su base volontaria.

Il rapporto biennale sarà obbligatorio anche per accedere alle gare relative agli investimenti pubblici finanziati con le risorse del PNRR (D.L. Semplificazioni n. 77/2021) e dovrà essere presentato per quest’anno entro il 30 giugno (a regime entro il 30 aprile).

Rapporto biennale pari opportunità: come compilarlo

Il Rapporto biennale pari opportunità è stato introdotto dal decreto 29 marzo 2022, testo firmato dai ministri Elena Bonetti e Andrea Orlando, che ne definisce le modalità operative, rendendo disponibili il fac-simile e le istruzioni da seguire.

In base al decreto interministeriale il report sarà articolato in tre specifiche sezioni:

  • Informazioni generali sull’azienda (Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro);
  • Informazioni generali sul numero complessivo di occupati (occupazione totale al 31/12/2021 con il dettaglio di maschi e femmine; occupati alle dipendenze al 31/12/2021 per categoria professionale e livello di inquadramento: promozioni nell’anno e assunzioni nell’anno; occupati alle dipendenze al 31/12/2021 per categoria professionale e tipo di contratto, in Cassa Integrazione CIG e aspettativa; entrate ed uscite, trasformazione dei contratti registrate nell’anno al 31/12/2021 per categoria; formazione del personale svolta nel corso dell’anno 2021 per categoria professionale; informazioni generali sui processi e strumenti di selezione, reclutamento, accesso alla qualificazione professionale e manageriale; retribuzione iniziale al 01/01/2020 per categoria professionale e per livello di inquadramento; retribuzione annua al 31/12/2021 per categoria professionale e per livello di inquadramento);
  • Informazioni generali sulle unità nell’ambito comunale (occupati per ciascuna unità produttiva con più di 50 dipendenti, al 31/12/2021).

I lavoratori non dovranno essere identificabili

Tutti i dati forniti per la redazione del rapporto non dovranno indicare l’identità del lavoratore, del quale dovrà essere specificato solo il sesso, in modo che gli interessati non siano identificabili e potranno essere raggruppati per aree omogenee.

Se non emergeranno errori o incongruenze, al termine della compilazione l’applicativo presente su ServiziLavoro rilascerà una ricevuta che attesterà la corretta compilazione del report, che dovrà essere trasmesso alle rappresentanze sindacali aziendali.

Il rapporto compilato e salvato sarà automaticamente trasmesso alla consigliera o al consigliere regionale di parità, che avranno a disposizione un identificativo univoco per accedere ai dati, così da elaborare i relativi risultati e trasmetterli alle sedi territoriali dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, alla consigliera o al consigliere nazionale di parità, al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, al Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, all’ISTAT e al CNEL.

La panoramica sul personale maschile e femminile dovrà essere messa a disposizione, nel pieno rispetto della privacy, anche alla lavoratrice o al lavoratore che ne dovessero far richiesta.

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