Epilogo a sorpresa a Trappeto, nel palermitano, in vista delle amministrative del 12 giugno con il ritiro in extremis di uno dei candidati sindaci. Salvatore Cutrò, che già è stato primo cittadino in passato, ha deciso di gettare la spugna. Non ha più presentato la sua candidatura e la lista. A sfidare l’uscente Santo Cosentino, che ha deciso di ricandidarsi, sarà Salvo Ferrara che si presenta con il movimento Italexit fondato dal fuoriuscito del Movimento 5 Stelle, Gianluigi Paragone.

Le liste

Santo Cosentino ha presentato la lista civica “Noi per Trappeto”, mentre lo sfidante Salvo Ferrara ha depositato il simbolo “Trappeto per l’Italia con Paragone-Italexit”. Cosentino, prima di questa legislatura era stato anche nella passata presidente del consiglio e assessore; Salvo Ferrara ha ricoperto l’incarico di consigliere per diverse legislature e anche quella di assessore. E’ “figlio d’arte”: il padre Giuseppe era stato sindaco negli anni ’90 e per 37 anni ha fatto politica in paese.

Il forfait

Alla vigilia sembrava che in realtà a sfidare Cosentino dovesse essere Salvatore Cutrò, medico, consigliere comunale uscente e in passato anche sindaco di questo paese. Sembrava che si dovesse riproporre nuovamente la sfida di 5 anni fa che vide proprio Cosentino avere la meglio su Cutrò, risultato il secondo più votato. Pare che sia saltato il banco con altre forze politiche che non si riconoscevano nelle posizioni di Cosentino e con cui si era intavolato un tentativo di accordo: “Nel dialogo trasversale e di apertura con alcuni attori sociali – ha detto Cutrò – non si è riscontrata la volontà di partecipare alla costruzione di un comune percorso di sviluppo, di impegno condiviso e di rinuncia all’individualismo”.

I due candidati a confronto

Santo Consentino porta avanti con forza il concetto della continuità: “Tantissime cose sono state fatte in questi 5 anni, tante altre cose devono ancora essere fatte ed altre portate a compimento dopo il lavoro iniziato da questa coalizione. Ecco perché credo sia importante portare avanti questo progetto politico”. Al contrario Salvo Ferrara è convinto che molto vada cambiato: “Ho potuto appurare che sono tanti i trappe tesi scontenti, io voglio raccogliere le loro istanze e portarle al centro dell’agenda politica del paese”.

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