L’Assemblea Regionale Siciliana nei giorni scorsi ha approvato la Finanziaria 2022 della Regione siciliana che è finalmente legge dopo quattro mesi di ritardo. Un provvedimento che vale 20 miliardi nel 2022 e 57 miliardi nel triennio. Una manovra approvata con difficoltà, in pieno clima di campagna elettorale in occasione delle amministrative ma soprattutto in vista delle elezioni regionali del prossimo autunno che hanno già scombussolato l’assetto della maggioranza, andata più volte sotto, nel corso delle votazioni a Sala d’Ercole. Come sempre, la politica si divide. Governo e maggioranza parla di manovra per lo sviluppo, mentre l’opposizione ribatte al grido di manovra inutile. 

I tre maxi emendamenti

Cifre a parte, in tanti si chiedono cosa contiene la manovra economica e finanziaria 2022 approvata nei giorni scorsi dal Parlamento siciliano con 14 giorni di ritardo. La manovra ha approvato in tutto tre maxi emendamenti, uno presentato dal Governo regionale, uno dal fronte composto da PD e M5S e uno dai partiti che fanno parte della maggioranza. Tra fondi stanziati in modo generico, contributi a fondo perduto e fondi che la Regione è tenuta a elargire, è una vera bolgia di provvedimenti e difficile sembra districarsi. Ci sono i fondi che servono per consentire i collegamenti con le Isole Minori, per le Zone economiche speciali e per la Blutec. Ma c’è anche un fondo da 20 milioni per la costruzione del mega Centro direzionale della Regione. Ne parliamo qui.

Il maxi emendamento del Governo

L’emendamento che contiene i voleri del governo regionale contempla una spesa di quasi 11 milioni di euro. Sono tre le voci più importanti: 30 milioni di euro per le ZES (Zone Economiche Speciali) e per Blutec di Termini Imerese (onnipresente…); poi 20 milioni di euro per i collegamenti tra la Sicilia e le Isole Minori (4 milioni e mezzo di euro quest’anno, 5 milioni e mezzo di euro per il prossimo anno e 10 milioni di euro per il 2024); e, ancora, 20 milioni di euro per il Centro direzionale della Regione siciliana. Ci sono, tra gli altri, 2,2 milioni per i mezzi spazzaneve.

Una ‘fetta’ è andata alle opposizioni

Il M5S e il PD hanno avuto a disposizione quasi 11 milioni di euro. Tra i provvedimenti, ci sono vari fondi assegnati a Musei, parchi e fondazioni. Ma anche a consorzi di bonifica, per l’enoteca regionale del Sud-Est, per le spiagge per i disabili, per il collegamento tra frazioni e comuni, parchi gioco, acquisto auto elettriche, apparecchi salvavita, canile di Bagheria, Isrsap e tanti altri.

Per la maggioranza ‘dieta’ del 40%

I fondi assegnati dai partiti di maggioranza sulla carta sarebbero poco più di 20 milioni di euro. In realtà, gli importi vanno ridotti del 40% e, di conseguenza, si arriva a poco più di 10 milioni di euro. Anche qui si prevedono fondi per tante realtà siciliane, come il centro regionale restauro, il dipartimento tecnico, gruppi folk, parchi, demanio marittimo, unione dei ciechi, centri storici, per la banca dei capelli, carnevali, cittadini esecutati ecc…

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