“Contro il fenomeno del pizzo è necessaria una repressione forte e costante, degna di uno Stato di diritto”. Lo ha detto Maria Falcone nel corso del suo intervento al convegno di Confcommercio su racket e imprese che si sta svolgendo a villa Igiea, a Palermo. “I soldi che arriveranno dall’Europa possono essere fondamentali per la rinascita economica del territorio. Vi prego – ha aggiunto rivolgendosi agli imprenditori e alle istituzioni presenti in platea – riscrivete la storia economica di Palermo e della Sicilia, create una scuola diversa, per far sì che nasca una società in grado di ribellarsi alla criminalità. Solo attraverso lo sviluppo si può vincere la mafia”.

Legalità e sicurezza per lo sviluppo

“Non c’è sviluppo, non c’è impresa senza legalità e sicurezza”. Lo ha detto invece Patrizia Di Dio, vicepresidente nazionale e responsabile legalità di Confcommercio al convegno su racket e imprese. “Parlo a nome di tante imprenditrici e tanti imprenditori onesti che fanno il proprio dovere tutti i giorni, che rispettano le regole e che creano valore sui valori – ha detto Di Dio -. Legalità e sicurezza sono le garanzie per esercitare il nostro diritto alla libertà di impresa. Con uomini e donne sempre più liberi dalle mafie e dall’illegalità, l’impresa cresce di più, la società cresce di più, l’umanità cresce di più”.

Non solo commemorazioni

L’imprenditrice ha poi evidenziato che “Confcommercio non vuole solo commemorare. Vuole che la memoria diventi testimonianza non rituale, impegno concreto. Le stragi, oggi, sono i nostri nuovi Vespri siciliani” è stato sottolineato. Ai lavori del convegno hanno partecipato Anna Macina, sottosegretario alla Giustizia; Maria Falcone, presidente della Fondazione Falcone; Mario Muccio, vicario del Commissario antiracket e antiusura; Giuseppe Forlani, Prefetto di Palermo; Antonio Balsamo, presidente del Tribunale di Palermo; Lia Sava, procuratore generale presso la Corte di Appello di Palermo; Salvatore Cernigliaro, presidente Solidaria; Vincenzo Militello, ordinario di diritto penale all’Università di Palermo; Leonardo Agueci, presidente della Fondazione Progetto Legalità; Alberto Argano, presidente Associazione grossisti ortofrutta di Confcommercio; il giornalista Riccardo Lo Verso e l’avvocato Fabio Gaetano Lanfranca. Ha moderato l’avvocato Marcello Consiglio.

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