E’ allarme all’ospedale Umberto I di Siracusa per la mancanza di personale medico nel reparto di Maternità infantile, il cui ambulatorio è chiuso. A testimoniarlo è un cartello, affisso sulla porta di ingresso del reparto che porta la firma del primario, Antonino Bucolo.

L’avviso del primario

“Avviso: chiusura dei servizi ambulatoriali per carenza di personale medico”. Un problema di notevoli proporzioni che rischia di essere un macigno per l’assistenza sanitaria ed a quanto pare è in programma un vertice per provare a trovare una soluzione.

La coperta nel reparto di Maternità infantile è piuttosto corta, a quanto pare il personale è risicato, per cui basta che un medico sia in malattia o altro per mandare in tilt l’intera struttura. Resta da capire se la vicenda è connessa alla recente apertura del reparto di Ostetricia al Di Maria di Avola.

L’allarme dei sindacati

Nel gennaio scorso, qualche mese prima dell’apertura del reparto ad Avola, la Cisl aveva preannunciato dei problemi legati al personale.

Secondo quanto sostenuto dal segretario generale Daniele Passanisi, ed dal segretario territoriale, Mauro Bonarrigo, della Funzione pubblica della Cisl di Ragusa Siracusa, a fronte di un depauperamento del personale, l’ipotesi “di attivazioni di ulteriori servizi, anche se previsti, rischierebbero ulteriormente di compromettere l’erogazione totale dell’offerta assistenziale”.

Inoltre, sempre secondo i responsabili della Funzione pubblica della Cisl, la carenza di personale, si riverbererebbe anche sul reparto di Ostetricia. Il punto é: se non ci sono medici ed infermieri a sufficienza il rischio per le partorienti è altissimo.

Infine, la Cisl, pure a favore “della UOC di Ostetricia e Ginecologia all’Ospedale di Avola” aveva sollevato un’altra questione: “l’assoluta garanzia di sicurezza per donne e bambini neonati, accertabile solo attraverso la presenza del numero e della qualità dei medici indispensabili al percorso nascita, ginecologi, neonatologi, pediatri e rianimatori”.

La polemica politica

Sull’apertura del nuovo reparto ad Avola si erano espressi, in modo polemico nei mesi scorsi, sia il deputato regionale di Prima l’Italia, Giovanni Cafeo, sia il responsabile del Mpa di Siracusa, l’ex parlamentare Ars, Mario Bonomo che avevano attaccato l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, responsabile, secondo la loro tesi, di lasciare scoperti altri reparti della rete sanitaria provinciale.

 

 

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