Una fiaba che porta alla riflessione, alternativa al solito schema dei classici lieto fine, è stata donata questa mattina a Catania ai bimbi ucraini che hanno partecipato alla festa organizzata proprio per loro al cortile Platamone. L’iniziativa è stata messa in campo da Child First, Comitato Imprenditoria Femminile di Confindustria Catania e dal Quotidiano di Sicilia, con la Fondazione Etica e Valori “Marilù Tregua”. A tutti i piccoli provenienti dalla loro martoriata terra, costretti a fuggire con la famiglia per la guerra in corso contro la Russia, è stato regalato soprattutto un sorriso in un momento estremamente difficoltoso sul piano economico ma anche a soprattutto psicologico.

Il libro multilingue

Il libro donato è multilingue, e questo permette quindi anche ai bimbi ucraini di poter leggere questo racconto, con l’obiettivo di distaccarli anche solo per qualche istante dai momenti difficili che stanno attraversando. La Fondazione “Marilù Tregua” in particolare ha omaggiato i piccoli ucraini dell’opera intitolata “Emozioni sull’Isola di Amore”. Un libro offerto dalla “Officina creativa torinese Memoriosa” di Caterina Pandoli.

La fiaba

Questa fiaba non è stata una scelta casuale. La storia si incentra sul protagonista chiamato simbolicamente “Amore” che trascina il piccolo lettore nel suo mondo colorato fatto soprattutto i emozioni. Il protagonista ha un ben preciso ruolo che è quello di prendersi cura di chi è preoccupato ed ha paura.

Donazione anche alle donne

Questa stessa fiaba appena qualche giorno fa era stata donata anche alle primo 100 donne tra i 40 ed i 49 anni, che si sono sottoposte volontariamente ad una visita senologica e una mammografia in piazza Stesicoro, sempre a Catania. Si trattava in tutti i casi di persone che erano state destinatarie di questa campagna di prevenzione dal parte del sistema sanitario nazionale. Ovviamente la fiaba ha avuto anche qui la sua peculiarità che si è calata sulla realtà, con il protagonista che per l’appunto incarna lo spirito del volersi prendere cura degli altri. Un messaggio quindi a prendersi cura di sé stessi anche attraverso la prevenzione.

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