“Taormina non può permettersi di rinunciare ai concerti. Sarebbe una mossa suicida”. È il promoter Giuseppe Rapisarda a intervenire nel dibattito nato dopo le nuove disposizioni previste per gli eventi al Teatro Antico. “Taormina – dice -, con il suo Teatro Antico, deve rimanere al centro della programmazione della musica live siciliana e non può defilarsi. Sarebbe una mossa suicida per la città e per la Sicilia, proprio nel momento più delicato per la ripartenza dopo il drammatico periodo caratterizzato dalla pandemia”.

Le disposizioni sulla vigilanza

Rapisarda, in particolare, interviene nel dibattito nato a seguito delle nuove disposizioni del Comune di Taormina che prevedono l’organizzazione a carico dei privati della vigilanza della viabilità. “Questa proposta lanciata dal Comune, oltre che dal punto di vista normativo, presenta numerosi problemi attuativi. Il pubblico che assiste ai concerti è solo una minima parte di quello che è presente ogni sera a Taormina. Chiedere ai privati di assumersi l’onere delle presenze totali è un ragionamento viziato in partenza”.

A rischio gli eventi al Teatro antico

Secondo il manager, il provvedimento dell’amministrazione mette a rischio il Teatro Antico dalla programmazione dei concerti e l’indotto che gli eventi producono, per ricaduta, nel tessuto economico cittadino. “Lo hanno capito Catania, Siracusa e Agrigento che hanno aperto le loro location a progetti culturali con al centro la musica live e che quest’anno hanno organizzato cartelloni in grado di attirare appassionati di musica da tutta Italia e dall’estero. Faccio mio il suggerimento che altri promoter hanno già lanciato all’amministrazione comunale di Taormina e cioè impiegare la tassa di soggiorno per fare fronte alle spese di gestione, come fanno già altri comuni come quello di Catania. Mi auguro che si possa trovare una soluzione in grado di soddisfare tutte le parti in causa e consenta a Taormina di ospitare tutti i concerti già previsti”.