Sembra allontanarsi l’allarme vaiolo delle scimmie in Sicilia dopo i casi sospetti di Palermo e dell’Agrigentino. Dopo il test negativo del paziente ricoverato a Palermo, questa mattina erano stati confermati i casi in provincia di Agrigento, ora però il contro-test ha dato esito negativo. In Sicilia da qualche giorno si parla sempre di più del ricschio contagio da vaiolo delle scimmie, un’infezione rara, solitamente lieve, che interessa tipicamente gli animali selvatici in alcune parti dell’Africa.

La buona notizia

È risultato negativo al vaiolo delle scimmie il migrante di origine marocchina che era stato ospitato presso un centro di accoglienza di Aragona. La conferma è arrivata questa mattina con il referto ufficiale dell’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani di Roma. L’uomo era stato ricoverato nei giorni scorsi proprio per un sospetto contagio del virus. “In atto non c’è alcun allarme legato al vaiolo della scimmia ed è interesse di tutti noi non alimentare preoccupazione e allarmismi ingiustificati nella popolazione”, queste le parole del commissario dell’AOU Alessandro Caltagirone.

Ieri un altro referto negativo

Anche il 17enne di origini egiziane ricoverato al Policlinico di Palermo è risultato negativo al virus. A stabilirlo è stato ieri l’esito degli esami eseguiti allo Spallanzani di Roma. Il giovane era stato ricoverato perché presentava delle eruzioni cutanee. Sia l’egiziano, sia il migrante marocchino sono in buone condizioni di salute.

I sintomi più comuni

I sintomi più comuni sono febbre, mal di testa, dolori muscolari, mal di schiena, ghiandole gonfie, brividi e stanchezza. Un’eruzione cutanea appare in genere da uno a cinque giorni dopo la comparsa di questi sintomi. L’eruzione cutanea è talvolta confusa con la varicella perché comincia come in macchie che si trasformano in piccole croste piene di liquido. I sintomi di solito si risolvono entro due o quattro settimane e le croste cadono.