Roberto Lagalla rimanda al mittente, anche se in maniera implicita, le dimissioni dell’Amministratore Unico di Rap Girolamo Caruso. Una decisione frutto del duro scontro istituzionale, fra il primo cittadino e il dirigente di piazzetta Cairoli in merito allo stato delle periferie del capoluogo siciliano sul fronte rifiuti. Motivo del contendere in particolare la presenza delle ben note discariche a cielo aperto in via Enrico Mattei e in via Emilio Ducrot, arterie viarie della Zona Industriale. Una situazione che a Lagalla non è andata giù, tanto da tuonare contro Rap anche attraverso i canali ufficiali.

Lagalla: “Reazione eccessiva, garantisca conduzione societaria”

Risposta, quella messa in campo da Caruso, che Lagalla ha ritenuto però troppo eccessiva, invitando l’amministratore unico a moderare i termini del confronto istituzionale. “Reputo eccessiva la posizione assunta dall’amministratore unico della RAP che, di fronte alla richiesta di chiarimenti, più che legittimi da parte di un sindaco preoccupato per l’abnorme giacenza di rifiuti nelle strade, ha ritenuto di dovere rimettere il proprio mandato. Non avendo personalmente attribuito alcun demerito all’amministratore unico di RAP ed in considerazione dello stato di perdurante criticità del servizio di raccolta dei rifiuti, ho invitato l’ingegnere Girolamo Caruso a garantire responsabilmente la continuità della conduzione societaria”.

Le dimissioni di Girolamo Caruso

Una decisione che Girolamo Caruso ha reso nota attraverso una lettera di un paio di pagine inviata al primo cittadino. Missiva nella quale lo stesso Caruso ha analizzato i motivi che hanno portato all’attuale situazione di stallo all’interno della Zona Industriale. Secondo quanto riferiscono dagli uffici di Rap infatti, l’azienda non può intervenire sull’area in questione a causa della presenza di rifiuti speciali. Situazione che la nostra redazione ha peraltro documentato con diverse live tenute sul posto. Dal canto suo, Rap ha inviato un preventivo di spesa agli uffici comunali per potere effettuare le operazioni di bonifica. Richiesta a cui l’ex Amministrazione Comunale non ha mai dato una risposta.

In realtà, più di qualcuno aveva associato la decisione del dirigente di Rap anche ad un possibile discorso di carattere istituzionale. Ciò per agevolare la scelta del nuovo primo cittadino che, magari, avrebbe potuto pensare ad una sorta di discontinuità rispetto alla precedente guida della città. Fatto che potrebbe ricollegare le posizioni di vertice delle Partecipate a quello che è stato ribattezzato “Toto Giunta”.  Posti che quindi, come le presidenze di commissione a Sala delle Lapidi, potrebbero rientrare nel più ampio ragionamento di composizione del futuro esecutivo di Roberto Lagalla. Manovra che potrebbe togliere dall’imbarazzo qualche compagine politica che, per problemi di linea a livello nazionale, potrebbe scegliere di non avere ruoli in prima linea.

Possibile prosecuzione dell’incarico

In realtà però, al di là dello scontro istituzionale delle ultime ore, i rapporti fra Roberto Lagalla e Girolamo Caruso sono buoni. Anzi, a tal proposito, ci sono stati già degli incontri per cercare di superare le criticità relative all’ennesima branchia dell’emergenza rifiuti, con particolare riguardo alla ben nota situazione dell’impianto di Bellolampo. Struttura sulla quale Caruso attende da oltre quattro mesi due ordinanze per sbloccare gli abbancamenti sulla terza vasca bis e sulla quarta vasca. Confronti confermati dallo stesso amministratore unico nella seduta di Consiglio Comunale di ieri, quando Caruso ha presenziato sulla vicenda legata al Pef Tari. Non è quindi da escudere una prosecuzione nell’incarico da parte dello stesso dirigente che, giova ricordarlo, svolge il proprio compito a titolo gratuito.

Randazzo (M5S): “Bellolampo soffre a causa dei ritardi della Regione”

Al di là del confronto istituzionale fra i due attori in causa, la situazione in città sul fronte dei rifiuti rimane critica. Non se la passa di certo meglio l’impianto di Bellolampo, area dove vengono conferiti i rifiuti del capoluogo siciliano. Una struttura che attende il completamento del primo lotto della settima vasca. Fatto su cui si focalizzano le critiche del consigliere comunale del M5S Antonino Randazzo. “Lagalla ha dichiarato di essere preoccupato per l’abnorme giacenza di rifiuti nelle strade. Chissà se ha compreso la gravissima situazione invece di Bellolampo causata dai ritardi per la realizzazione della settima vasca da parte di Musumeci“, ha dichiarato l’esponente pentastellato.

 

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