C’è un indagato per omicidio colposo nell’inchiesta sulla morte di Antonio Andriani, precipitato in un pozzo artesiano nel trapanese durante la festa per i suoi 40 anni. Si tratta del proprietario della villetta che il manager aveva preso in affitto da oltre un anno, da quando la Bio Salus, l’azienda per la quale era uno dei manager più apprezzati, lo aveva nominato direttore commerciale dell’ufficio di Trapani.

L’iscrizione nel registro degli indagati

Si tratta di un atto dovuto visto che i contorni della tragedia sembrano essere assolutamente chiari agli investigatori che hanno anche disposto la restituzione della salma senza procedere con l’autopsia vista le risultanze del primo esame cadaverico.

L’iscrizione del proprietario della villetta nel registro degli indagati serve, di fatti, a consentirgli di partecipare con una proprio consulente agli accertamenti tecnici che la Procura ha deciso di far compiere sulla copertura in cemento del pozzo che si è spezzata sotto il peso dell’uomo. I resti della copertura sono stati recuperati dai Vigili del Fuoco e dai Carabinieri e sono stati posti sotto sequestro.

Per il resto tutto sembra chiarito dal video della tragedia che mostra come si sia trattato di un atto di imprudenza collettiva

Le fasi della tragedia

Musica ad altissimo volume, persone che cantano e ballano. Poi Antonio Andriani, che festeggia il suo 40esimo compleanno e ha organizzato una grande festa nella casa in cui vive, in provincia di Trapani, sale su un pozzo artesiano, che sporge una decina di centimetri da terra, ed è coperto da una lastra di cemento.

Ha il cellulare in mano e sta facendo una telefonata, gli invitati gli ballano intorno. Lui interrompe la chiamata e comincia a saltare a ritmo di musica, quando sta per scendere la copertura cede e l’uomo precipita nel pozzo morendo. Sono le scene tragiche riprese da un video fatto col cellulare sabato scorso durante la festa di compleanno del 40enne e acquisite dai carabinieri che indagano sul tragico incidente.

L’allegria si trasforma in disperazione. Una ragazza vestita in lungo, che stava a poca distanza da Antonio, si precipita a guardare giù nel pozzo e lancia un grido terribile. Sulla morte di Andriani, originario di Molfetta, a Trapani dal 2015 per lavoro, indaga la Procura di Trapani.

Chi era Antonio Andriani

Nella città siciliana era il responsabile della Biosalus, azienda che si occupa degli impianti di depurazione di acqua e aria. Nel corso della festa mentre ballava la copertura di un pozzo artesiano di 25 metri ha ceduto. Andriani è finito dentro al pozzo dove c’erano circa otto metri d’acqua. La copertura del pozzo sporgeva per circa 20 centimetri.

Secondo quanto hanno raccontato i testimoni ai carabinieri del Reparto operativo, coordinati dal colonnello Andrea Pagliaro, durante la serata gli invitati avevano iniziato a ballare nel piazzale che si trova di fronte all’ingresso dell’abitazione. Andriani sarebbe salito sulla copertura di un pozzo artesiano ed era coperto da una lastra di cemento.

Andriani aveva una passione per la musica. Era conosciuto a Molfetta per aver organizzato diversi concerti, grande fan di Renato Zero, Andreani aveva voluto una grande festa con decine di amici. Impegnato nel lavoro, recentemente aveva ricevuto un encomio dall’azienda per la gestione della sede trapanese di Biosalus che era risultata la sesta in Italia per vendite. Undici anni fa aveva affrontato e vinto una difficile battaglia contro il cancro. “Dieci anni, questi sono gli anni della rinascita. 10, questi sono gli anni trascorsi da quel giorno, ed oggi Festeggio la VITA, perché si ho avuto paura, ma ho combattuto con tutte le mie forze, ed oggi lo racconto, ed oggi Festeggio”, aveva scritto su Facebook il 21 luglio del 2021. “Accarezzo la vita, così come lei ha fatto con me. Nel frattempo mi rimetto comodo e continuo a Viaggiare. Il cancro si può sconfiggere”, raccontava in un post. Sabato notte la tragedia.

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