Martedì 12 luglio parte la seconda edizione dell’Himera Art Festival, sei giorni di appuntamenti gratuiti e per tutti a Termini Imerese (Pa), dal 12 al 17 luglio. Sei tappe per sei giorni in un luogo simbolo del centro storico, in via Enrico Iannelli di fronte al belvedere a strapiombo sul mare dove sarà allestito il palco. Sei giorni di appuntamenti con lo spettacolo e la sua energia, ogni tappa un percorso storico, la memoria con il suo carico di riflessioni e analisi. Presentazioni di libri, eventi teatrali, spettacoli musicali, senza mai perdere il filo del dialogo con il territorio e i suoi protagonisti. Termini Imerese è una città con tante anime, attraverso l’arte e lo spettacolo si raccontano sei tra gli aspetti essenziali di cosa è stata, cercare di capire cosa è e cosa vorrebbe essere.

La città antica, le sue origini e la sua storia, il forte legame con il passato di Himera, le sue arti e il teatro antico. La città del carnevale, il più antico di Sicilia. La città industriale, un’occasione per riflettere sull’area industriale, sul lavoro e la sua evoluzione negli anni, sulle aspettative di sviluppo economico. La città dei sogni, un modo per cercare di capire come i veri protagonisti di un territorio, i cittadini, vedono il proprio futuro. La città devota e del mare, le tradizioni religiose spesso legate al periodo della pesca e al mare che in questa città, con la forte presenza di un porto ancora in costruzione. La città plurale femminile, un omaggio alla parte femminile di questa città che nella storia ricorda poche figure di donne ma che per fortuna invece esistono oggi e saranno le protagoniste del futuro.

Il Festival è stato organizzato dall’associazione di giovani ternitani “HimerAzione” e ha come direttore artistico Piero Macaluso, main sponsor di quest’anno è Edison, quest’anno è gemellato con il Festival dei 190 Tramonti di Castenuovo Bormida (Alessandria) e il Festival Nella Valle dei Racconti di Sciara (Palermo).

“I Festival sono gli eventi popolari per eccellenza in cui si manifesta l’identità di una comunità e di un luogo. – racconta Giulio Ustica, project manager – Già della fase di ideazione dell’Himera Art Festival aveva questo proposito, esprimere l’identità di questa città in modo inedito, aperto verso nuovi scenari e, allo stesso tempo, con la consapevolezza delle tracce che hanno arricchito la nostra tradizione culturale materiale e immateriale. Ci piacerebbe che la costruzione di questa nuova identità sia melting pot di cultura, condivisione e sviluppo. Infatti, con questa prospettiva, sono stati pensati i gemellaggi con gli altri festival, così come la partnership con il Gac (Gruppo Azione Costiera), ZIT Associazione Imprese Zona Industriale Termini Imerese ed il Festival del Mare e del Gusto e le numerose collaborazioni sviluppate localmente con le migliori realtà associative e imprenditoriali del territorio. Abbiamo tracciato una rotta nella speranza che altri possano seguirla insieme a noi”.

“Nella Valle del Torto e nel territorio dell’antica Himera, presso Buonfornello, ci sono due fiumi, Imera e Torto, – racconta Piero Macaluso, direttore artistico – s’intersecano e si inseguono e chissà se da qualche parte, sotto strati di terra calda della Sicilia, si toccano contaminando le loro acque. Due festival nati nella Valle del Torto e a Termini Imerese, cittadina che per molti motivi è stata punto di riferimento di quella valle. Festival Nella Valle Dei Racconti e l’Himera Art Festival, come quei due fiumi attraversano percorsi difficili su terre aride e assolate, entrambi si sono dati un compito difficile e ambizioso: partire dal territorio di riferimento per valorizzarne le risorse e trovare collegamenti con una cultura europea e contemporanea”.

Ogni sera ci saranno delle degustazioni che seguiranno il tema della serata sul belvedere accanto al palco nel chiosco “A Cuccagna” che precederanno gli spettacolo. Questo il programma di quest’anno: l’anteprima domenica 10 luglio ore 21 al Giardino Chiesa dell’Annunziata con la presentazione alla cittadinanza della seconda edizione, e nel corso della serata l’esibizione live e presentazione del videoclip “Guardami” di Francesca Teriaca.

Teatro Zeta.

IL PROGRAMMA DELLA SECONDA EDIZIONE DELL’HIMERA ART FESTIVAL  

Il Festival parte ufficialmente martedì 12 luglio alle 21.30 con la prima tappa dedicata a “La città antica”. Si inaugura con il teatro di DanisinniLan “Antigone, le voci“, liberamente tratto dall’Antigone di Sofocle e di Bertold Brecht, con la drammaturgia e la regia di Gigi Borruso.

Mercoledì 13 luglio si passa a “La città del carnevale”, in questa giornata si partirà già dal pomeriggio alle 17 con i laboratori di cartapesta dedicati ai bambini dal titolo: “Paper wall – fare e sperimentare con la carta riciclata” a cura di Giulio Adelfio e Giuseppa Balena. Alle 21.30 ci si sposta in via E. Iannelli per lo spettacolo di Teatro-Circo degli “Sbadaclown” dal titolo “SNAP!”, di e con Andrea Arena e Maria Elena Rubbino, a seguire la musica folk e l’allegria contagiosa della “Banda alle Ciance” coinvolgeranno grandi e piccini in balli e risate.

Giovedì 14 luglio l’attenzione si sposta su “La città industriale” e il Festival partirà alle ore 17 dal Giardino della Chiesa dell’Annunziata con l’incontro letterario di presentazione del libro “Maruzza” di Enzo Muscarella. Alle 21,30 in via E. Iannelli andrà in scena il Teatro dei TeatroZeta con lo spettacolo “Il mio nome è Carducci e lavoravo in Fiat” con Michele Mulia, Sergio Monachello, Piero Macaluso, il testo e la regia sono di Piero Macaluso. Alla fine dello spettacolo ci sarà il concerto del cantautore sociale Alfredo Daidone.

Venerdì 15 luglio la giornata sarà dedicata a “La città dei sogni” e dalle ore 17 al Giardino Chiesa dell’Annunziata andrà in scena uno spettacolo di Teatro per ragazzi a cura della Piccola scuola Zeta dal titolo “Un mare di fame – La vera storia del piccolo Tommaso – Il venditore d’acqua”, con i ragazzi della Piccola Scuola Zeta, testi e regia Piero Macaluso. Alle ore 21,30 in via E. Iannelli lo spettacolo di Teatro Naif di Ovada (Alessandria) “Più su di quaggiù” di e con Andrea Robbiano. Alle 22,30 sempre in via E. Iannelli sarà proiettato il Cortometraggio “Il sogno di Himera” di Gianfrancesco Iacono.

Penultimo giorno di Festival sabato 16 luglio con il tema “La città devota e del mare”. Si parte alle ore 17 al Giardino della Chiesa dell’Annunziata con la presentazione del libro “Io sono Gesù” di Giosuè Calaciura. Alle ore 21,30 ci si sposta in via E. Iannelli per assistere al concerto di Francesco Giunta con Edoardo De Angelis. A seguire “La buona novella in siciliano” (traduzione in siciliano di Francesco Giunta de La buona novella di Fabrizio De Andrè) con Cecilia Pitino, Alessandra Ristuccia, Laura Mollica, Giulia Mei e Beatrice Cerami.

Domenica 17 luglio ultimo giorno di Festival dedicato a “La città plurale femminile” con il gran finale sul palco di via E. Iannelli alle ore 21,30 con “Petali tour” il concerto gratuito della cantautrice popjazz napoletana Simona Molinari.

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