L’emergenza rifiuti incombe sulla Sicilia ma non arriva l’attesa ordinanza regionale annunciata per lunedì. Una ordinanza che dovrà vedere la luce solo dopo un confronto con roma

La situazione

Dopo la chiusura della discarica di Motta Sant’Anastasia, nel Catanese, e lo spostamento dei rifiuti nel Trapanese, la situazione è ormai al collasso. Nei giorni scorsi il presidente della Regione, Nello Musumeci, aveva annunciato la firma di una ordinanza che avrebbe dovuto fare avere al Governo nazionale. Di questo provvedimento però al momento non ci sono tracce negli uffici regionali.  Intanto in Sicilia, in piena stagione turistica, la situazione è sempre più allarmante.

L’annuncio dell’assessore Baglieri da Roma

Intanti si è insediato il Tavolo di crisi romano in merito alla tematica dei rifiuti della Regione Siciliana, fanno sapere dall’assessorato all’energia, acqua e rifiuti. Su proposta dell’assessore, Daniela Baglieri, e del direttore del dipartimento dell’Acqua e dei Rifiuti, Calogero Foti, si è tenuta, presso il ministero della Transizione Ecologica, la prima riunione per affrontare, di concerto con il ministero, l’emergenza rifiuti nell’Isola e la definizione del piano rifiuti siciliano. Presenti al tavolo l’assessore Baglieri, il capo dipartimento della Transizione ecologica del Mite, Laura D’Aprile, il dirigente del ministero dello Sviluppo Economico, Silvia Grandi e infine il capo di gabinetto vicario della presidenza della Regione, Eugenio Ceglia, e Federico Lasco, dirigente generale del dipartimento Programmazione.

I consigli chiesti alla Regione Lazio

“L’emergenza nazionale in atto, anche sulla nostra Isola, sta causando notevoli disagi sui territori e alla popolazione sia dal punto di vista igienico-sanitario che ambientale. Con l’insediamento del Tavolo ministeriale è stato sancito un percorso condiviso che, in via prioritaria, applica il principio di prossimità nella gestione dei rifiuti. Pertanto, nell’immediato andranno espedite tutte le azioni propedeutiche previste dal testo unico ambientale sia per scongiurare il perpetrarsi dell’emergenza in Sicilia, sia per il successivo trasferimento dei rifiuti fuori Regione” sostiene l’assessore regionale Daniela Baglieri, la quale ha anche incontrato nella sua trasferta a Roma l’ingegnere Andrea Rafanelli, capo della direzione “ciclo dei rifiuti” della Regione Lazio, per uno scambio di opinioni e suggerimenti.

I rifiuti all’estero e la stangata Tari

In attesa di conoscere contenuti concreti di una ordinanza che non c’è, impazzano ipotesi e indiscrezioni. Quella  che va per la maggiore è, come sempre, di spedire i rifiuti all’estero visto che tutte le discariche dell’isola sono armai quasi esaurite. In Sicilia inoltre, da tempo si parla d’impianti per il trattamento dei rifiuti ma nulla ancora è stato fatto con il risultato che non si sa più dove mettere i rifiuti indifferenziati prodotti dai comuni che sono ancora troppi. E così è partita la macchina organizzativa della Regione per spedire fuori dalla Sicilia già dall’autunno almeno 15 mila tonnellate d’immondizia ogni due settimane. A un costo enorme che porterà con sé aumenti della Tari a carico dei cittadini.

Regione senza soldi

Ma la Regione non ha i soldi per pagare questi costi e i comuni non intendono affrontarli, anzi non possono non solo pere questioni di bilancio ma anche per vincoli di legge. Anche per questo cresce il rischio stangata Tari. se la regione non paga e i comuni neanche l’unica soluzione è l’aumento della tassa previsto dalla legge. Tutto andrà a gravare sui cittadini.

Intanto riempite le discariche

nel frattempo riempite la discariche, è il diktat. sarà una estate difficile e un autunno/inverso forse ancora più complesso

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