Vittorio Sgarbi, su Facebook, ha attaccato la Svizzera e la sua polizia perché è stato trattenuto “in stato di fermo” in dogana.

A riferire quanto successo all’ex assessore della Regione Siciliana è stato il quotidiano La Provincia di Como. L’autista del critico d’arte “avrebbe azionato il lampeggiante sull’auto a una manciata di metri dal valico, ma ancora in territorio ticinese. Da lì il ‘fermo’ da parte di quattro agenti della cantonale, accompagnato dalla richiesta di rimanere ‘seduto in automobile’ in attesa degli accertamenti di rito. La vicenda si sarebbe conclusa con una sanzione pari a 500 franchi”, subito pagati da Sgarbi.

In pratica, l’auto su cui viaggiava l’ex sindaco di Salemi è stata sorpresa mentre superava una colonna di auto ferme a causa del traffico, azionando la luce lampegtiante blu. L’episodio è stato confermato dalla polizia del Canton Ticino ed è avvenuto sabato scorso, 6 agosto, di pomeriggio, al confine di Chiasso – Brogeda.

Ai suoi follower Vittorio Sgarbi, 70 anni, ha fatto sapere che “si può stare nella propria vita senza andare in Svizzera” e di aver contattato l’ambasciatore svizzero. E la promessa: “Non andrò mai più in Svizzera”.

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