Il teatro Branciforti di Bagheria rischia di dovere ancora attendere per poter finalmente essere rimesso in sesto. Stiamo parlando di uno dei più bei gioielli siciliani, architettonicamente parlando, nel suo genere. C’è la fondata ipotesi che la gara d’appalto indetta per l’assegnazione dei lavori di manutenzione straordinaria possa saltare. Motivo? Una sola ditta ha presentato la documentazione e per di più incompleta, stando almeno a quanto verbalizzato dalla commissione di gara.

Una sola ditta all’appello

La seduta di gara si è tenuta proprio questa mattina al Comune. Il metodo adottato è quello della procedura negoziata con invito quindi diretto da parte del Comune a 5 ditte, con importo a base d’asta di circa 160 mila euro. Ma dei 5 inviti fatti una sola ditta si è presentata. La commissione di gara ha avviato la prima fase di valutazione della busta amministrativa ammettendo l’unica ditta partecipante alla fase successiva. Poi però si è passati all’apertura della busta contenente l’offerta economica e qui sono venuti fuori gli inghippi.

Carenza di documenti

Ci si è resi conto che nell’offerta economica non sono stati inseriti gli oneri di sicurezza e i costi di manodopera. A questo punto si potrebbe presupporre una “integrazione postuma” che potrebbe essere concessa solo se la ditta sarà in grado di dimostrare l’assoluta impossibilità di indicazione in offerta di questi costi per un’errata predisposizione della modulistica d’offerta predisposta dall’amministrazione. Considerato quanto accaduto il presidente di gara ha proposto di chiedere il soccorso istruttorio per verificare se l’operatore economico rientra in questa casistica.

Il finanziamento

Si dovrà quindi attendere cosa accadrà da questa verifica ma se dovesse saltare l’affidamento nella malaugurata ipotesi allora l’iter dovrebbe ripartire da capo, espletando dunque tutte le procedure per l’indizione di una nuova gara. I fondi per la manutenzione del teatro Branciforti di via Teatro sono stati agganciati dal Comune tramite l’assessorato regionale dei Beni culturali e dell’Identità Siciliana per i “lavori di manutenzione straordinaria”. Complessivamente 231.073,80 euro per rimettere a posto la struttura chiusa da anni e interessata da numerosi atti vandalici.

 

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