Si aspettava di ricevere una pepita d’oro, ma gli è stata data una pietra senza valore che ha acquistato per 6.700 euro. I carabinieri a Sciacca (Agrigento) indagano per risalire all’identità di 3 uomini che, secondo la denuncia presentata da un anziano, hanno organizzato la truffa.

La proposta dell’affare

La vittima del raggiro è stata fermata in strada con la proposta di concludere un affare ad un prezzo di occasione. Mentre uno loro della banda parlava con l’anziano, gli altri due hanno organizzato una messinscena, avvicinandosi e fingendo lo stesso interesse per quella possibile compravendita.

Il saccense ha così prenotato l’acquisto, allontanandosi per recuperare il denaro in banca per “comprare” quella che riteneva una pepita d’oro. Solo più tardi ha capito di essere stato truffato e si è rivolto ai carabinieri.

La truffa a Monterotondo

I carabinieri della Compagnia di Monterotondo hanno effettuato un arresto in flagranza di reato per truffa ai danni di anziani. I militari della sezione Radiomobile in servizio nel centro storico di Monterotondo sono stati allertati dalla centrale operativa che ha ricevuto sul Nue 112 una richiesta di intervento per una persona sospetta che usciva dalla casa di un’anziana di 76 anni con alcuni gioielli in mano.

Vittima un’anziana

Giunti a casa dell’anziana vittima, i carabinieri hanno scoperto che era stato il genero ad aver chiesto aiuto al 112, avendo notato, mentre andava a trovare la suocera, una persona che usciva dalla porta di casa con oggetti in mano. I truffatori avevano contattato la vittima su un’utenza fissa, presentandosi come un parente bisognoso di denaro e aggiungendo che, di lì a breve, si sarebbe presentata a casa una persona di fiducia per ritirare del denaro.

In questo caso, la scusa utilizzata era la necessità di saldare un debito con le Poste Italiane. Il giovane arrestato – è la ricostruzione degli inquirenti – si è presentato a casa dell’anziana vittima ed è riuscito a farsi consegnare 9mila euro in contanti e oltre 10mila euro in gioielli e preziosi. I carabinieri di Monterotondo hanno restituito alla donna i soldi e gli oggetti, ma sono ancora in corso le ricerche dei complici del 20enne arrestato.

Si tratta del terzo arresto in flagranza che i carabinieri di Monterotondo effettuano da quando il Comando provinciale di Roma ha istituito un tavolo di coordinamento dedicato proprio al contrasto alle truffe agli anziani.

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