Si sono concluse le operazioni di spoglio dei voti espressi in questa tornata elettorale del 25 settembre. Ogni preferenza ha avuto il suo peso, sopratutto in un contesto come quello dei collegi uninominali dove chi prende più voti vince. Seggi fondamentali per costituire la futura maggioranza che governerà a Roma. In Sicilia se ne assegnano diciotto: sei al Senato e dodici alla Camera.

In quel di Catania, il big match della vigilia si è risolto fino dalle battute iniziale: dopo lo spoglio di tutte le sezioni, il governatore uscente Nello Musumeci ha vinto, sfondando quota 150.000 preferenze, accreditandosi così per un posto a Palazzo Madama. Un dato con il quale l’ex presidente della Regione ‘triplica’ in pratica il risultato conseguito dal leader di Sud Chiama Nord Cateno De Luca, che si ferma a 60.000 preferenze e in terza posizione. Seconda in questo momento Giuseppina Rannone, esponente del M5S.

Il “big match” di Catania: Nello Musumeci contro Cateno De Luca

Una sfida partita da lontano, addirittura dal periodo del lockdown. Momento difficile per la Sicilia e l’intero paese, nel quale Cateno De Luca aveva più volte rimproverato all’ex presidente della Regione una mancanza di controlli per gli sbarchi dallo Stretto di Messina. Una battaglia per la quale l’ex sindaco peloritano aveva più volte manifestato al porto della città, effettuando numerosi livestreaming diventati virali all’epoca del lockdown. Un duello a distanza che ha avuto il suo apice nell’aprile scorso, quando lo stesso De Luca ha annunciato la propria volontà di candidarsi a presidente della Regione. Da lì è partito un vero e proprio duello fra l’esponente di Fratelli d’Italia e il fondatore di Sicilia Vera.

Dal canto suo, Nello Musumeci ha preferito mantenere toni moderati, soprattutto dopo l’uscita di scena dal fronte delle Regionali. Palcoscenico sul quale ha dovuto lasciare il posto a Renato Schifani, dedicandosi così alla campagna elettorale per la Nazionali. Per l’ex governatore si concretizza quindi la possibilità di giocare un ruolo importante all’interno dei ranghi di Fratelli d’Italia. Ciò anche in vista della formazione del prossimo governo del paese.

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