Elezioni Regionali 2022, in Sicilia via allo spoglio. Renato Schifani, come pronosticato, è ormai praticamente certo di essere il nuovo presidente della Regione.

Elezioni, i seggi già scrutinati, sempre avanti Schifani

Prosegue lo spoglio per le Regionali siciliane. I dati relativi a poco più del 10% delle sezioni – 725 sezioni su 5.294 – attribuiscono al candidato del centrodestra, Renato Schifani, il 38,6%. Secondo è Cateno De Luca con il 28,6%. Terza Caterina Chinnici del centrosinistra con il 16,6%. Nuccio di Paola del M5s al 14,3%. Gaetano Armao del Terzo polo Azione-Italia viva al 1,5%.

Elezioni, le proiezioni, Schifani al 42%,

E’ stabile al 42% la posizione del candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Siciliana, anche secondo la quarta proiezione Opinio Rai su un campione del 58%. Al secondo posto il leader di Sicilia Vera Cateno De Luca con il 23,3% mentre si contendono la terza piazza la candidata di Pd e Centopassi Caterina Chinnici con il 16,6% e l’esponente del M5s Nuccio Di Paola con il 16,35.

Anche questa proiezione segnala il fenomeno del cosiddetto voto disgiunto, con Schifani che ha meno voti della coalizione che lo sostiene (48,75) e De Luca con un +4,3%. Fenomeno analogo, sia pure in misura minore, per la Chinnici (+0,6%) e Di Paola (+0,9%).

Gli Exit Poll

Era chiaro, dopo gli exit poll del Consorzio Opinio-Rai, di ieri sera, dopo la chiusura delle urne, Renato Schifani si appresteva a vincere le elezioni in Sicilia.

L’ex presidente del Senato, sostenuto dall’intero centrodestra, aveva una percentuale tra il 37 e il 41 per cento, in vantaggio di 13 punti sul secondo, Cateno De Luca, sostenuto solo dal suo movimento ‘Sicilia Verà.

Elezioni Regionali 2022, la rivelazione De Luca

A “Scateno”, come è stato soprannominato l’ex sindaco di Messina per la sua irruenza, veniva attribuita una forbice del 24-28 per cento.

Sulla base di questa rilevazione, dunque, non inciderebbe sul risultato finale il voto disgiunto, la possibilità data
dalla legge elettorale regionale di votare per una lista e per un candidato presidente di un altro schieramento: una possibilità sulla quale ha puntato De Luca in campagna elettorale sperando di intercettare voti nel bacino del centrodestra.

Ma se lo spoglio delle schede dovesse confermare il dato dell’exit poll il centrodestra dimostrerebbe di avere ritrovato l’unità dopo lo scontro durissimo tra i partiti che aveva impedito la ricandidatura di Nello Musumeci.

Terza la Chinnici

Soltanto terza Caterina Chinnici, appoggiata dal Pd e dalla lista dei Centopassi espressione di partiti della sinistra e di
movimenti: l’eurodeputata, figlia del magistrato Rocco Chinnici assassinato dalla mafia mell’83, avrebbe tra il 15,5 e il 19,5 per cento.

Di Paola non segue l’exploit nazionale

Quarta piazza per Nuccio Di Paola del M5s, tra il 13 e il 17 per cento nonostante il bagno di folla che aveva accolto Giuseppe Conte nel suo tour elettorale di tre giorni nell’Isola.

Se Pd e M5s non avessero rotto l’alleanza che aveva portato a celebrare le storiche primarie di coalizione in Sicilia, con questi numeri il «fronte progressista» avrebbe conteso la vittoria a Schifani. Gli altri due candidati in corsa per la presidenza della Regione – Gaetano Armao per il Terzo Polo ed Eliana Esposto per Siciliani liberi – si attesterebbero tra l’1,5 e il 3,5 per
cento.

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