Sempre piromani in azione a Palermo questa notte, a fuoco ancora rifiuti e cassonetti. Questa volta è toccato a tre diversi quartieri della città essere avvolti da fumo e fiamme. Una lunghissima scia di roghi che sembra non voler lasciare un territorio che si arrovella tra i problemi della raccolta dei rifiuti e l’incuria anche dei cittadini sporcaccioni che trattano la città come se non fosse la loro.

Gli interventi

Questa notte i vigili del fuoco sono stati sballottati da una zona all’altra di Palermo per fronteggiare le fiamme. Segnalazioni di incendi sono state fatte nei quartieri di Borgo Nuovo, Zen, Bonagia e Brancaccio. In tutti i casi i pompieri hanno dovuto fare fronte alle alte lingue di fuoco che venivano sprigionate o dalla spazzatura per strada o dall’interno dei cassonetti. Nello specifico ad essere interessate le vie del Levriere, Placido Rizzotto, Silvio Boccone e Gaetano Zumbo

La “quasi” tregua di due notti fa

Due notti fa si era un po’ attenuato il problema dei raid incendiari ai rifiuti. Dopo una infinita catena di roghi, che andava avanti da settimane, si era registrato un solo episodio nella centrale via Lincoln dove qualcuno aveva appiccato il fuoco ad un cassonetto. Resta però di fondo l’emergenza ambientale dopo i numerosi episodi e questa tregua non potrà certamente essere la panacea di tutti i mali. I pompieri sono quindi intervenuti soltanto in via Lincoln, su segnalazione di alcuni residenti che avevano lanciato l’allarme dopo aver visto le fiamme alzarsi dal cassonetto. Le operazioni di spegnimento sono durate qualche decina di minuti e la situazione di emergenza è rientrata.

La Rap fa quel che può

La Rap, società di gestione della raccolta dei rifiuti, fa quel che può lamentando sempre carenze d’organico e di mezzi. Da qualche giorno è partito il programma di raccolta della municipalizzata che prevede, oltre agli itinerari giornalieri di raccolta nei tre ordinari turni, ulteriori tre equipaggi con al seguito delle pale meccaniche per il recupero di quelle postazioni da cassonetto che oramai non possono essere più recuperate manualmente dagli operatori.

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