“Dallo scorso aprile attendiamo ancora oggi i corrispettivi di pagamento, inclusi i fondi inviati dallo Stato alla Regione Siciliana a copertura degli oneri contrattuali relativi al contratto di categoria. Le aziende del trasporto di linea su gomma sono allo stremo e rischiamo di avviare centinaia di licenziamenti”. Lo dice Antonio Graffagnini, presidente Anav Sicilia, che nel lanciare un appello alle istituzionali regionali e agli uffici contabili.

“Nelle mani di una burocrazia che disattende le leggi”

Graffagnini sottolinea che “ancora oggi bloccano i mandati di pagamento. Infatti, anche l’applicazione delle procedure di pagamento è scientificamente costruita per pagare le imprese con significativi ritardi, siamo nelle mani di una burocrazia che viola e disattende puntualmente le leggi”.

“Ormai come imprenditori del trasporto locale siamo arrivati al capolinea, dove rischiamo di parcheggiare definitivamente anche le nostre flotte di autobus. La burocrazia della Regione Siciliana sia dia una mossa”, conclude Graffagnini.

Nel luglio scorso l’allarme congiunto tra Anav ed Asstra

Nel luglio scorso si è sollevato l’allarme per il trasporto pubblico locale in Sicilia. Gli autobus si sarebbero potuti fermare per effetto dei rilievi della Corte dei Conti nei confronti dei provvedimenti regionali.

L’allarme venne lanciato dalle associazioni di categoria “Nei prossimi giorni si rischia lo stop totale al trasporto pubblico locale, a causa del blocco dei corrispettivi da parte della Regione Siciliana”, disse il presidente di Anav Sicilia, Antonio Graffagnini. “A causa del rilievo alla Regione, mosso dalla Corte dei Conti in fase di rendiconto generale – aggiunse – le aziende del trasporto locale non saranno in grado di garantire gli stipendi e le messa in servizio dei bus di linea, con la conseguenza inevitabile che saremo costretti a bloccare tutti gli autobus”.

Michele Cimino, presidente di Asstra Sicilia gli fece eco: “La Regione deve intervenire al più presto. Siamo certi che il problema è già all’attenzione dell’amministrazione e confidiamo, anzi siamo certi che sarà  risolto in tempi rapidi”. Cimino osservò inoltre: “Il servizio reso alla mobilità dei cittadini non può essere interrotto ma la Regione è pienamente cosciente di questo e confidiamo nella soluzione a breve anche per salvaguardare i livelli occupazionali oltre che di servizio”.

A marzo l’ultimatum di Anav ed Asstra alla Regione

Nel marzo scorso una situazione difficile per il trasporto pubblico locale per via dell’emergenza Covid ed i ritardi nell’erogazione delle somme dello Stato e dei contributi da parte della Regione alle imprese del settore. In ballo 100 milioni con Anav Sicilia ed Asstra Sicilia che hanno richiesto tale somma per risollevare la sorte delle aziende. Le sigle sindacali denunciarono che a mettere in ginocchio il settore non fu tanto la pandemia ma l’amministrazione regionale “insensibile alle esigenze inderogabili d’imprese che contano centinaia di dipendenti”.