E’ stata eletta all’Ars perché inserita nel listino di Renato Schifani, ma alla prova dell’urna non è andata bene: appena 25 voti. Federica Marchetta, moglie del segretario regionale dell’Udc Decio Terrana, era candidata nella lista della Dc a Trapani.

Chi è all’Ars da una vita, i tre casi

Una vita all’Ars. Non è un titolo di un film ma il record assoluto nella storia del Parlamento più antico d’Europa che condividono Mimmo Turano (Lega-Prila l’Italia), Antonello Cracolici (Pd) e Roberto Di Mauro (Popolari e autonomisti) alla loro sesta legislatura consecutiva all’Assemblea regionale siciliana.

Alla fine della legislatura che sta per iniziare (la XVIII) i tre onorevoli avranno accumulato ben 30 anni di attività parlamentare. Tra i tre, Mimmo Turano vanta un record nel record: sette elezioni consecutive (sei i suoi due colleghi) e una legislatura interrotta perché intanto nel 2008 veniva eletto presidente della Provincia di Trapani. «Sì è un record, ci tengo a dirlo», dice all’ANSA Mimmo Turano, che nel governo Musumeci è stato assessore alle Attività produttive.

A differenza degli altri due, Turano inoltre può vantare di avere vissuto dieci presidenti di Regione (Totò Cuffaro due
volte e Renato Schifani compreso), tra cui quattro governatori eletti dall’Assemblea siciliana (Giuseppe Provenzano, Giuseppe
Drago, Angelo Capodicasa e Vincenzo Leanza) perché la prima elezione a suffragio universale risale al 2001, vinse Cuffaro.
Turano aveva 31 anni quando fu eletto nel ’96 con il Cdu; Cracolici aveva 37 anni e nel 2001 varcava il portone di Palazzo
dei Normanni quando ancora c’erano i Ds, di cui era segretario. Anche Di Mauro fu eletto per la prima volta nel 2001, aveva 45 anni e militava nel Ccd.

Lo spoglio infinito

Tre giorni dopo il voto non è possibile ancora proclamare il presidente della Regione siciliana eletto – con circa il 42% Renato Schifani del centrodestra – nè procedere al riparto dei seggi nella nuova Assemblea regionale siciliana. E ora i i verbali dei Comuni relativi alle sezioni mancanti sono stati trasmessi dalle prefetture ai Tribunali competenti che effettueranno un nuovo scrutinio.

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