Cateno De Luca torna a parlare del neo presidente della Regione siciliana. Lo aveva fatto già ad elezione avvenuta, ma stavolta il leader di Sicilia Vera usa toni più forti.

“Schifani sminuisce nostro risultato elettorale”

“Continuo a leggere sulla stampa dichiarazioni di Renato Schifani che tenta di sminuire il risultato elettorale raggiunto da Sicilia Vera e Sud chiama Nord provando ad assimilarlo a mero voto di protesta e ancora leggo il suo disappunto per la mancata apertura nei suoi confronti. Alla luce di ciò mi trovo costretto a ribadire due concetti che caratterizzeranno l’attività parlamentare di Sicilia Vera all’Ars”.

“Oltre mezzo milione di siciliani ci hanno scelto”

De Luca entra nel dettaglio: “Innanzitutto, Schifani deve accettare che oltre mezzo milione di siciliani hanno scelto Cateno De Luca non per protesta, ma perché hanno capito e sposato la nostra proposta di governo che mirava e mira a cacciare la banda bassotti politica”.

“Non è presidente dei siciliani”

“Inoltre, Schifani comprenda che ho scelto di non congratularmi con lui non per una questione di scortesia, ma semplicemente perché non lo riconosco come presidente dei siciliani perché figlioccio di Lombardo, Cuffaro e Dell’Utri ed indicato quindi dalla banda politica – aggiunge -. Ho grande rispetto per l’elettorato che ha scelto che sia lui a governare la Sicilia, ma non posso certamente dimenticare chi è Schifani e se c’è una cosa che farò è tentare di farlo capire agli altri”.

“La Sicilia non torni indietro di trent’anni”

E ancora: “Ricorderò ogni giorno che Schifani è stato indicato da Marcello Dell’Utri, con una condanna definitiva per mafia. Ricorderò ogni giorno che Renato Schifani è uno degli imputanti nel processo Montante bis di Caltanissetta con l’accusa di associazione a delinquere e di avere veicolato notizie segrete per salvare dal carcere l’ex presidente di Confindustria Antonello Montante. Ricorderò ogni giorno che Schifani è stato sostenuto in questa campagna elettorale da Totò Cuffaro, che ha scontato la condanna per favoreggiamento aggravato alla mafia, e da Raffaele Lombardo. Non mi rassegnerò all’idea che la Sicilia torni indietro di trent’anni come denunciato da Nino Di Matteo”.

“Garantiremo legalità e opposizione seria e coraggiosa”

Conclude Cateno De Luca: “La nostra attività politica sarà orientata a vigilare e garantire legalità. Lo dobbiamo ai nostri 500 mila elettori e anche a quella parte di popolazione che non ha ancora evidentemente compreso il rischio che corriamo. Oggi più che mai serve un’opposizione serie e coraggiosa. E questo faremo”.

Musumeci: “Lascio a Schifani una Regione migliore”

“Lascio a Schifani una Regione con tre o quattro primati positivi e con tante cose avviate. Quando sono arrivato la avevo trovata fuori noma e con 4 o 5 primati ma negativi”.
E’ il lascito politico amministrativo di Nello Musumeci a Renato Schifani che gli succede come Presidente della Regione. Musumeci, a Talk Sicilia, fa le sue immaginarie consegne, si leva qualche sassolino dalla scarpa per le polemiche degli ultimi mesi nella maggioranza che lo ha sostenuto (o forse più ostacolato e sentire il suo racconto), indica i punti di forza e quelli di debolezza del suo governo, le cose fatte e quelle da fare ma anche quelle per le quali resta un po’ di rammarico.
Ma Musumeci cosa vuole dire al suo successore? Ha dei consigli?
“No, assolutamente nulla se non l’augurio di buon lavoro. Nulla, perché il presidente Schifani è persona autorevole e con esperienza. Ha avuto ruoli di grande responsabilità alla presidenza di Palazzo Madama. Nessun consiglio, nessun suggerimento. Spero possa fare meglio e più di quanto non abbia fatto io col mio governo in questi cinque difficilissimi anni, caratterizzati anche da calamità e dalla pandemia che per due anni circa ci ha costretti a rallentare dedicandosi alla tutela della salute della nostra comunità. Per il resto sono davvero contento di lasciare Palazzo Orléans che ho trovato fuorilegge. Materialmente fuori legge perché non a norma con le leggi vigenti, soprattutto in materia di prevenzione e di sicurezza. Un palazzo che aveva perso il suo decoro”.

La sfida con De Luca

Musumeci a Talk Sicilia ha parlato anche della sfida proprio con De Luca. “Io non ho mai polemizzato con questo candidato messinese. Mai, – ha precisato – perché io mi occupo di politica, non di spettacolo. E mi dicono gli esperti analisti che nel mio collegio, il messinese o il candidato di Messina, perché io non faccio distinzioni fra messinese e catanese, palermitano, come invece qualcuno, anche ad alto livello, ama fare, è stato raddoppiato, anzi triplicato nei consensi. Ma era più che normale. Si tratta di un consenso che arriva dal risultato ottenuto dopo cinque anni di buon governo. Cinque anni fa Musumeci vinceva in Sicilia sulle ceneri e sul fallimento del centrosinistra. Non dare una lettura politica a questo risultato oggi mi sembra davvero riduttivo”.

L’intervista integrale al Presidente Nello Musumeci sarà trasmessa alle 15,00.

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