Continua la grande campagna di sensibilizzazione scaturita dalla tragedia che ha riguardato Paolo La Rosa, il 21enne di Cinisi barbaramente assassinato nel febbraio del 2020 nella vicina Terrasini. Domenica andrà di scena a Terrasini un memorial di ciclismo, il secondo che viene organizzato nel segno del giovane il cui omicidio ha segnato profondamente le due comunità. La famiglia della vittima, sostenuta dalle tante associazioni e dai Comuni, continua la sua campagna di sensibilizzazione promuovendo anche lo sport come veicolo di fratellanza.

La partenza

Appuntamento a domenica 2 ottobre per i ciclisti di tutte le età, quindi appartenenti alle categorie esordienti, allievi, juniores e amatori, purchè tesserati con la federazione o facenti parte di enti di promozione sportiva. Raduno dalle 7,30 alle 8,30 all’altezza di Torre Alba, sul lungomare Peppino Impastato. La partenza è prevista a scaglioni, a seconda della categoria, a partire dalle ore 9. L’idea è quella non della competizione ma di una festa della sport di grande valenza sociale.

Gli organizzatori: “Trofeo speciale”

“Nella vita e nello sport – commentano alcuni degli organizzatori, Fabrizio Cavaliere e Pietro Pecoraro – impariamo che il nostro avversario siamo sempre e soltanto noi. Noi che ci ostiniamo nella ricerca infinita di un briciolo di felicità, noi che ci limitiamo anche quando non ci sono limiti, noi che ci convinciamo di essere deboli per non dover dimostrare il contrario. E’ una gara speciale il trofeo La Rosa, dove è d’obbligo ricordare quanto delle volte sia effimera la cita. Un ragazzo straordinario che ci ha dato una lezione di vita. Il suo ricordo è un campo dove ognuno di noi deve coltivare i valori e i frutti della vita. Perché nello sport diventiamo soltanto ciò che diamo, e siamo precisamente chi ci impegniamo ad essere nel rispetto e ricordo del suo sorriso, tranciato dalla follia irrazionale della superbia. Al tempo resiste solo ciò che vale, il resto si annienta. Grazie a tutti quelli che parteciperanno”.

I fatti ed i processi

La Rosa venne ucciso nel corso di una rissa che si scatenò davanti ad un locale notturno a Terrasini, in piazzetta Titì Consiglio. Per l’omicidio è stato condannato in primo grado Pietro Alberto Mulè a 16 anni, in abbreviato ha avuto invece 6 mesi Rosario Namio, 22 anni di Cinisi, con l’accusa di rissa aggravata, mentre in primo grado era stato assolto.

 

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