Da domani, sabato 1° ottobre, non sarà più obbligatorio indossare le mascherine su bus, treno e metro.

Invece, ieri, giovedì 29 settembre, il Ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato l’ordinanza che proroga fino al 31 ottobre l’obbligo di indossare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie nelle strutture sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali, incluse le strutture di ospitalità e lungodegenza, le residenze sanitarie assistite (RSA), gli hospice, le strutture riabilitative, le strutture residenziali per anziani, anche non autosufficienti.

Matteo Bassetti, il noto infettivologo genovese, su Twitter ha commentato l’ordinanza così: “Mantenere l’obbligo della mascherina in ospedale e nelle RSA per consentire l’accesso a tutti i visitatori. Stop a tamponi, green pass, misurazione febbre e moduli vari per farli entrare”.

Inoltre, Francesco Vaia, direttore generale dell’Inmi Spallanzani di Roma, ospite di Uno Mattina su Raiuno, ha rassicurato: “Nessun allarme, gli italiani sono pronti a togliere le MASCHERINE. Il direttore generale dell’OMS ha detto che siamo alla coda della pandemia. I cittadini sono saranno responsabili”.

Sul fronte dell’epidemia, il monitoraggio settimanale dell’ISS – Ministero della Salute, ha rivelato che, nel periodo 6 – 19 luglio 2022, l’RT ha raggiunto un valore medio calcolato sui casi sintomatici pari a 1,03 (range 1,02-1,04), in diminuzione rispetto alla settimana precedente. La settimana successiva, il valore di RT è  nuovamente sceso collocandosi a 0,90. È dallo scorso luglio che l’indice di trasmissibilità RT non raggiungeva la soglia epidemica dell’unità.

Infine, la percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è stabile rispetto alla settimana precedente (11%), mentre è in leggero aumento la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (54% contro 53%). Diminuisce leggermente la percentuale dei casi diagnosticati attraverso le attività di screening (35% contro 36%).