Questa mattina la piccola Giulia è tornata nella sua casa di Catania tra le braccia del papà dopo 5 giorni da incubo. Una storia a lieto fine che ha visto delle serrate attività investigative coordinate dalla Procura della repubblica di Catania. I carabinieri della compagnia di Paternò, supportati dai colleghi di Gallarate nella provincia di Varese, hanno riportato la bimba di 5 anni che era sottratta dalla madre a Catania la scorsa settimana e trasferita nel Regno Unito.

L’inizio dell’incubo

La vicenda ha avuto inizio domenica scorsa quando il padre, un 38enne di Catania, che aveva avuto affidata la bambina in seguito alla separazione con la consorte, si era allarmato non vedendo rientrare la figlia. Era stata lasciata alla madre il precedente venerdì per trascorrere con lei il fine settimana, così come stabilito in sede giudiziale. Tentato inutilmente di contattare l’ex moglie e gli ex suoceri, che si sono resi irreperibili, l’uomo ha quindi provato invano a rintracciare la piccola nella città di origine della madre, 30enne di Paternò, formalizzando all’indomani la denuncia per “sottrazione di minori” presso la Procura di Catania.

Il pentimento

Ricevuta la delega alle indagini, i militari hanno quindi immediatamente avviato le attività di ricerca, che hanno consentito di individuare la minore a Edimburgo, in Scozia, dove la madre e i nonni materni avevano trasferito la bambina. A quel punto la donna, che si è resa conto del grave gesto compiuto, si è adoperata per organizzare immediatamente il viaggio di rientro a casa, comunicando la propria posizione esatta. I carabinieri di Paternò, con il supporto di quelli della compagnia di Gallarate, hanno facilitato il rientro dal Regno Unito della bambina, giunta questa notte all’aeroporto di Milano Malpensa, coordinando le fasi dell’accoglienza e dell’affidamento al padre.

Al vaglio posizione di madre e nonni

In particolare l’intervento dei militari, che hanno anche regalato alla piccola diversi articoli per la scuola, rendendola contenta, ha assicurato che in ogni momento regnasse un clima di massima serenità e collaborazione, per evitare che la bambina, in ottima salute e già rientrata a Catania, potesse subire un qualsiasi tipo di trauma dalla vicenda. Le posizioni della madre e dei nonni della bambina sono al vaglio dell’autorità giudiziaria catanese, che nel frattempo sta ricostruendo modalità e motivazioni della sottrazione.

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