Ancora minacce e intimidazioni nei confronti d’imprenditori. Una lettera di minacce, con un chiaro ultimatum, e cinque proiettili calibro 38, è stata recapitata a un imprenditore di Licata, in provincia di Agrigento, di 45 anni.

Indagini in corso della polizia

A occuparsi delle indagini, dopo essere intervenuti sul posto con il supporto della Scientifica, sono gli agenti del commissariato di Licata. Sulle indagini c’è il massimo riserbo. Non filtra alcun particolare e le bocche rimangono cucite nel più fitto riserbo investigativo. Si scava sul passato per capire la sussistenza di eventuali dissapori o conflitti.

La lettera trovata dalla moglie

A ritrovare la lettera intimidatoria, sul portone di casa, è stata la moglie dell’imprenditore. Qualcuno, senza essere visto, ha lasciato una busta gialla con la scritta: “Anonimo sei morto”. All’interno un foglio con dei disegni che raffiguravano, a quanto pare, delle casse funebri e con la scritta: “Tinnaghiri o con le buone o con le cattive, ti fazzu saltare, u sta capennu? Non c’è bisognu che mi metti la legge nel mezzo. Di là te ne devi andare, sei morto, infame”

Lettera con minacce di morte al sindaco di Calamonaci

Nelle scorse settimane una lettera contenente minacce di morte è stata recapitata a Pino Spinelli, 50 anni, sindaco di Calamonaci, piccolo comune dell’Agrigentino di circa 1.200 abitanti. Il plico (non affrancato) è stato ritrovato da un messo comunale proprio all’ingresso del palazzo municipale.

La busta consegnata ai carabinieri, la Procura di Sciacca ha aperto un’indagine

Spinelli ha immediatamente consegnato la busta alla locale stazione dei carabinieri. La Procura della Repubblica di Sciacca ha aperto un’indagine nel tentativo di risalire agli autori della grave intimidazione.

Il mandato di Spinelli scadrà il prossimo anno

Spinelli, che lavora come infermiere all’ospedale di Ribera, è al primo mandato da sindaco, che scadrà nel 2023. “Esprimiamo la nostra solidarietà al sindaco di Calamonaci, Pino Spinelli destinatario, in queste ore, di una missiva contenente minacce di morte e auspichiamo che questo nuovo inquietante episodio, perpetrato ai danni di chi è al servizio della comunità, diventi occasione per una profonda riflessione sul ripetersi di questi pericolosi fenomeni e sul problema della sicurezza degli amministratori pubblici.” Questa la dichiarazione di Leoluca Orlando e Mario Emanuele Alvano, rispettivamente presidente e segretario generale dell’Anci Sicilia.
“Riteniamo che episodi come questi siano inaccettabili e siamo certi che in nessun modo interferiranno sull’operato del sindaco Spinelli- aggiungono Orlando e Alvano – e ci auguriamo che magistratura e forze dell’ordine facciano al più presto luce su quanto avvenuto”.