Mercoledì 5 e giovedì 6 ottobre il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, sarà ospite di Sicindustria per un viaggio all’interno delle imprese associate.

Il programma del 5 ottobre

Domani, alle 15:30, sarà la Nino Castiglione di Erice, in provincia di Trapani, ad aprire le porte in occasione dell’incontro “Impresa è Territorio”, che vedrà protagonista anche la scrittrice Stefania Auci. Un momento importante di confronto che mira ad accendere i riflettori sulle eccellenze imprenditoriali dell’Isola e sul loro rapporto con il territorio che le ospita.

Il programma del 6 ottobre

Giovedì 6, alle 10:30, sarà la volta della Joeplast di Casteltermini, in provincia di Agrigento, mentre nel pomeriggio, alle 15:30, Bonomi incontrerà le aziende di Enna alla Ro.Ga di Pergusa.

La Sicilia produttiva raccontata dagli imprenditori

“Il nostro obiettivo – afferma il presidente di Sicindustria, Gregory Bongiorno – è quello di far conoscere al presidente Bonomi una Sicilia produttiva, raccontata direttamente dalla voce degli imprenditori che hanno sempre creduto in questa terra e continuano a farlo ogni giorno. Un’occasione unica per mostrare quanta bellezza, creatività e innovazione ci sia dentro l’impresa siciliana”.

Il ritorno di Bonomi in Sicilia

Carlo Bonomi era già stato in Sicilia lo scorso dicembre. A conclusione del convegno “Il Valore dell’Impresa, l’Impresa di Valore“, alla Omer di Carini (Palermo ), il presidente di Confindustria aveva partecipato alla consegna di 13 targhe alle altrettante imprese selezionate come ambasciatrici di eccellenza, che si sono distinte per competitività, innovazione, per riconoscibilità del marchio, per essere vessillo e bandiera dello sviluppo di un territorio. Un premio all’impresa che c’è, resiste, sogna, produce e fa crescere la Sicilia. Tre categorie di eccellenza: brand identity, competitività, innovazione.
Bonomi, parlando con i cronisti, aveva affrontato diversi argomenti, a partire dal reddito di cittadinanza.
“Mettere un ulteriore miliardo su uno strumento che non sta funzionando è sbagliato, è uno strumento che costa quasi nove miliardi di euro l’anno. Credo che quelle risorse potrebbero essere utilizzate nel contrasto alla povertà in una maniera più efficiente in una maniera che tenga insieme anche altri strumenti come l’assegno unico, la revisione dei redditi. Il reddito di cittadinanza è un fallimento totale sulle politiche attive del lavoro, l’abbiamo sempre denunciato e i fatti purtroppo ci danno ragione”. Bonomi aveva aggiunto: “Mettere ulteriori 4 miliardi di euro sui centri pubblici per l’impiego che sono stati sempre un fallimento è un ulteriore errore e non è quella la strada. Io credo che bisognerebbe mettersi ad un tavolo a ragionare in maniera seria del mondo del lavoro”.

La ‘bacchettata’ a Musumeci

Il presidente di Confindustria aveva anche ‘bacchettato’ la classe politica siciliana, con Musumeci in testa.
“Peccato che il governatore Musumeci non sia qui perché gli avrei voluto dire che bisogna avere il coraggio di cambiare strada sulla Cts”, ovvero la Commissione specialistica delle autorizzazioni ambientali.
“Spiace constatare come i politici partecipino ai nostri convegni ma non restano mai fino alla fine per loro inderogabili impegni. Sarebbe stata una buona occasione di confronto e ascolto con il mondo del lavoro”.
“Il nostro auspicio era che la manovra fosse inizio di un percorso per rispondere a quelle categorie che nelle crisi soffrono ancora di più: giovani, donne e lavoratori a tempo determinato. Ma devo constatare che su queste tre categorie gli interventi sono minimi se non irrisori, sono interventi che non guardano alla crescita. L’ho definita la battaglia delle bandierine dei partiti”.

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