“Legittima la mia nomina perché rispettosa dei requisiti richiesti dalle norme”. Lo dice il direttore generale dell’Asp di Caltanissetta, Alessandro Caltagirone, dopo che la Cgil ha chiesto al presidente della Regione e all’assessorato alla Salute che venga fatta chiarezza sulla sua attuale posizione, e che, qualora fosse necessario, che si proceda a una sospensione del suo incarico.

La revoca dell’incarico al policlinico di Messina

“Si e’ appreso – spiega il segretario generale Fp Cgil Angelo Polizzi – che al direttore generale Alessandro Caltagirone e’ stato revocato l’incarico di responsabile di Unita’ operativa complessa dell’Azienda ospedaliera Policlinico Universitario “G. Martino” di Messina da parte del commissario Bonaccorsi, con delibera del 30 settembre 2022. Che tale provvedimento si e’ reso necessario a seguito della sentenza del tribunale di Messina del 17 agosto scorso.

La richiesta del sindacato

“Nelle more della definizione della posizione del direttore generale, in ordine al mantenimento del suo incarico all’Asp di Caltanissetta, considerato che tale pronuncia ha fatto sorgere non pochi dubbi, oltreché preoccupazioni, in merito alla sua nomina e alla legittimità dei provvedimenti posti in essere dallo stesso, la Cgil, nella sua funzione di garante dei lavoratori, chiede un autorevole intervento in merito alla questione che chiarisca la sua posizione, confidando nelle more, laddove fosse necessario, anche l’eventuale sospensione dall’incarico”.

La replica di Caltagirone

“In relazione alle notizie di stampa diffuse in queste ore ritengo essenziale fornire una mia precisazione in quanto le relative informazioni riportano inesattezze e imprecisioni a dir poco fantasiose oltre che destituite di qualsivoglia fondamento”. Questa la replica di Caltagirone affidata a una nota. “Le ordinanze e le sentenze richiamate non riguardano la mia persona, ma attengono a una procedura concorsuale che ha visto coinvolti altri dipendenti per ragioni di natura economica e giuridica”.

Nessuna sentenza annulla incarichi

Secondo il manager, “nessuna sentenza del tribunale ha annullato gli incarichi svolti dal sottoscritto in precedenza. È legittimo il ruolo e tutte le attività svolte in qualità di Direttore del Settore Tecnico dell’AOU G. Martino. Un ruolo formalmente affidato e le cui attività di autonomia gestionale e diretta responsabilità delle risorse umane, tecniche e o finanziarie – peraltro attestate nel corso degli anni dalla stessa Azienda – sono tra i requisiti richiesti per l’iscrizione all’albo nazionale dei direttori generali.

Verso il ricorso

“È opportuno precisare – aggiunge -, inoltre, che l’azione amministrativa posta in essere dall’Azienda Ospedaliera Universitaria di Messina – così come si evince chiaramente nella sezione pubblicità legale del sito aziendale – non riguarda solo la mia persona ma più professionisti, tra cui molti medici. Si tratta comunque di un provvedimento verso il quale ho intenzione di proporre ricorso ponendo l’attenzione anche sulle conseguenze che esso può determinare a mezzo stampa nei confronti della mia persona e del ruolo ricoperto.”