La lotta al caro bollette passa anche dalle amministrazioni locali dei vari Comuni siciliani. A tal proposito gli amministratori locali del Cars (Comitato Amministratori Regione Sicilia) prendono posizione in merito ad una problematica attuale, che interessa i territori. E propongono la loro ricetta per venire in aiuto di famiglie ed imprese.

Nel corso degli ultimi mesi le bollette di luce e gas hanno subito un aumento gravoso e insostenibile per famiglie, imprese ed enti pubblici, determinando una grave crisi che rischia di compromettere la tenuta del tessuto sociale ed economico delle comunità locali, di intere aree metropolitane e della nazione.

Situazione drammatica anche per gli enti locali

Anche gli enti locali stanno attraversando una situazione drammatica: l’aumento eccessivo dei costi energetici per il funzionamento e il riscaldamento delle strutture e degli immobili comunali, delle scuole e dei musei, le spese per il funzionamento degli impianti di depurazione e per la gestione del servizio idrico, e indirettamente l’aumento dei costi per assicurare tutti i servizi essenziali, rischiano di determinare l’impossibilità da parte dei Comuni di assicurare puntualmente detti servizi. Tale situazione rischia di determinare financo un rallentamento nella realizzazione dei lavori pubblici, a causa dell’aumento dei costi non programmato a carico delle imprese esecutrici.

Il Cars studia documento da presentare a presidenza del Consiglio e presidenza Regione

Gianfranco Gentile, portavoce Cars e presidente del Consiglio Comunale di Pettineo e Mauro Piscitello, presidente del Consiglio Comunale di Castelbuono, dichiarano: “Abbiamo scritto una mozione da far approvare a tutti i consigli comunali che impegna formalmente le Amministrazioni Comunali ad adottare ogni iniziativa utile, a livello comunale e nei limiti delle facoltà concesse agli enti locali, per sostenere imprese e famiglie in difficoltà ed inoltre ad attivare una mobilitazione permanente di concerto con le organizzazioni e le parti sociali, le associazioni di categoria, i rappresentanti delle imprese, del mondo del lavoro e dei consumatori. Tale documento, una volta che i civici consessi l’avranno approvato, sarà trasmesso alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e alla Presidenza della Regione Siciliana, affinché ne prendano atto e possano adottare i provvedimenti conseguenti”.

Le richieste del Cars

Nel documento del Cars sono presenti diverse richieste per fronteggiare la crisi legata al caro energia.

  • Che si adottino con immediatezza e così come già fatto da altri Paesi europei provvedimenti che consentano di azzerare i maggiori costi energetici imposti ai Comuni, alle imprese e alle famiglie già nel corso del 2022 rispetto all’anno 2021;
  • Che vengano adottate misure adeguate, da parte del governo nazionale, per evitare che l’aumento dei costi energetici comprometta l’erogazione dei servizi pubblici e i relativi costi a carico dei cittadini;
  • Approvazione di un piano straordinario per accompagnare le imprese in difficoltà al fine di evitare licenziamenti, chiusura delle attività, o peggio, il ricorso al reperimento di risorse economiche attraverso canali illeciti;
  • Rafforzamento degli investimenti sulla produzione di energia da fonti rinnovabili, promuovendo ed incentivando altresì le comunità energetiche come strategia per la tutela dell’ambiente, per il risparmio economico in un’ottica di comunità e solidarietà.

Le proposte

E sono presenti alcune proposte. Eccole elencate.

  • Di attivarsi di concerto con l’Unione Europea per riformare il mercato elettrico imponendo un tetto UE al prezzo del gas in Europa, comune a tutti gli Stati membri, sganciando così il meccanismo di determinazione del prezzo del gas (e di conseguenza dell’energia elettrica) dalle speculazioni finanziarie;
  • Reperire le risorse necessarie al sostegno alle famiglie, imprese ed enti pubblici attraverso un contributo straordinario di solidarietà a carico delle imprese petrolifere e del gas, e aumentando fino al 100% l’imposta sugli extraprofitti nel settore energetico introdotta con il D.L. n. 21/2022 (attualmente al 25%);
  • Estendere fino al 2023 il credito d’imposta per contrastare l’aumento dei costi dell’energia elettrica e del gas in capo alle imprese;
  • Prevedere ulteriori sostegni alle famiglie in difficoltà con i pagamenti delle bollette, anche attraverso la costituzione di fondi e ristori specifici;
  • Assicurare tutti i servizi essenziali erogati dagli enti locali, anche attraverso l’utilizzo di eventuali economie e dell’avanzo vincolato, nonché del rifinanziamento del fondo per le funzioni fondamentale, precedentemente previsto per l’emergenza covid-19.

    Avviare una forte e decisa interlocuzione con le società di distribuzione energetica e del metano per obbligarle a concordare una rateizzazione, senza alcun costo aggiuntivo, delle bollette emesse che aziende e famiglie non hanno ancora pagato;

  • Consentire eventualmente il pagamento immediato di un importo pari al costo medio mensile del 2021 (a parità di consumo) e di rateizzare a lungo termine gli extra-costi dovuti all’aumento dei prezzi;
    Bloccare eventuali distacchi per morosità per le utenze – domestiche e imprese – che non possano pagare a causa delle condizioni finanziarie in cui versano.

 

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