Sono stati 564 i reati a danno di minori commessi nel 2021 in Sicilia, -16% dal 2020. I dati, forniti dalla polizia di stato, emergono dal Dossier indifesa 2022 di Fondazione Terre des Hommes, presentato a Roma, in vista della Giornata mondiale delle bambine dell’11 ottobre. A livello nazionale il numero dei reati commessi in danno di minori in Italia nel 2021 segna uno sconfortante record, superando per la prima volta quota 6mila. In Sicilia, nel 2021, calano i maltrattamenti, aumentano le violenze sessuali.

Sconfortante record negativo

Il numero dei reati commessi in danno di minori in Italia nel 2021 segna uno sconfortante record, superando per la prima volta quota 6mila. Tra questi sono 564 quelli commessi nella Regione Sicilia, in calo rispetto al 2020, -16%: di questi, 233 maltrattamenti (-26% dal 2020) e 76 violenze sessuali (+12% dal 2020), queste ultime all’80% su bambine e ragazze (61). A livello nazionale, lo sconfortante dato totale dei reati su minori è stato di 6.248, per il 64% ai danni di bambine e ragazze e alimentati dalla violenza sessuale, che registra anch’essa un record assoluto con 1.332 casi, di cui le giovani sono l’88% delle vittime. I dati, elaborati dal Servizio Analisi Criminale della Direzione Centrale Polizia Criminale, sono stati resi noti dalla Fondazione Terre des Hommes nel Dossier indifesa “La condizione delle bambine e delle ragazze nel mondo” 2022 in occasione della Giornata mondiale delle bambine.

I reati sui minori aumentati nella pandemia

Il 2021, secondo anno di pandemia da Covid-19, ha registrato un balzo drammatico dell’8% dei reati a danno di minori dal 2020 (5.789 casi) e dell’89% dal 2004 (3.311 casi). In tutti i reati a sfondo sessuale considerati, la prevalenza delle vittime è largamente di genere femminile. Fra questi le fattispecie che registrano la percentuale più alta di vittime bambine sono la violenza sessuale aggravata (aumentata in un anno del 41%) e violenza sessuale (rispettivamente 88% e 87%). Ed è così anche per gli atti sessuali con minorenne (83%) la detenzione di materiale pornografico (82%) la corruzione di minore (76%) la prostituzione minorile (67%) e per la pornografia minorile (69%).

Aumenta la violenza tra le mura domestiche

Nei confronti dei minori aumentano anche i reati in ambito domestico, ossia i maltrattamenti contro familiari e conviventi, che nel 2021 hanno colpito 2.501 giovani, al 54% di genere femminile. L’aumento dall’anno precedente è limitato al 5%, ma nel 2020 era stato toccato il record con 2.337 casi, mentre il dato dal 2004 è aumentato del 233%.

Le “gravi conseguenze psicologiche

“Nel 2021 si assiste, per quasi tutti i reati analizzati, a un incremento dal 2020, anno tuttavia particolare perché segnato dalle restrizioni legate alla pandemia. Dai dati emerge un fenomeno non marginale e molto grave per le conseguenze sullo sviluppo psico-fisico delle vittime”, dice nel rapporto di Terre des Hommes Stefano Delfini, direttore del Servizio Analisi Criminale della Direzione Centrale della Polizia Criminale del Dipartimento della Pubblica Sicurezza. Facendo riferimento alle “gravi conseguenze psicologiche protratte nel tempo”, ha sottolineato inoltre “la necessità di prevenire e contrastare i reati, nonché dell’azione sinergica di tutti gli attori, istituzionali e non, a sostegno delle vittime”.

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