Il presidente russo Vladimir Putin ha parlato ieri, venerdì 25 novembre, a un gruppo accuratamente selezionato di madri di soldati russi inviati a combattere in Ucraina.

Decine di migliaia di soldati russi e ucraini sono stati uccisi o feriti nel conflitto scatenato dall’invasione russa. E centinaia di migliaia di russi sono stati inviati a combattere nel Paese confinante, compresi alcuni degli oltre 300mila convocati dopo la mobilitazione di settembre.

Altre centinaia di migliaia di russi sono fuggiti da casa per evitare la leva militare e sui social media c’è insoddisfazione per la mancanza di equipaggiamento o addestramento dei soldati o per la natura caotica della mobilitazione. Ovviamente, le proteste contro la guerra e la campagna di arruolamento sono state represse con la forza.

Tornando a Putin, ha incontrato 17 donne nella sua residenza di Novo-Ogaryovo, fuori Mosca, per celebrare la festa della mamma russa di domani, domenica 27, seduto attorno a un tavolo con tè, torte e frutti di bosco e ascoltando le loro storie per oltre due ore.Putin ha affermato di comprendere l’ansia e la preoccupazioni delle madri e il dolore di quelle che hanno perso i propri figli.

“Vorrei che sapeste che io personalmente e l’intera leadership del Paese condividiamo il vostro dolore”, ha detto. “Sappiamo che nulla può sostituire la perdita di un figlio, specialmente per una madre”, ha aggiunto, respirando affannosamente e schiarendosi spesso la gola. Putin ha affermato, però, di non avere rimpianti per quella che chiama sempre ‘operazione militare speciale’ in Ucraina.

Putin ha poi elogiato i figli delle donne per avee difeso la Novorossiya, letteralmente la nuova Russia’, termine dell’impero zarista che i moderni nazionalisti russi usano per descrivere le vaste parti dell’Ucraina meridionale e orientale che la Russia adesso rivendica.

Il presidente ha anche riferito che a volte chiama i soldati al fronte e che le loro parole li rendono degli eroi ai suoi occhi.

Le madri, provenienti da tutta la Russia e di diverse etnie, hanno ringraziato Putin e gli hanno augurato ogni bene, prima di raccontare le storie dei loro figli che al stanno combattendo o che sono morti al servizio di una nobile causa…

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