“Non ho niente contro questo governo. Pensate, e mi viene da ridere, che io starò all’opposizione: no. Sto in maggioranza. Forza Italia può stare fuori dalla maggioranza con un presidente di Fi?”. Lo ha detto il deputato e leader di Fi in Sicilia, Gianfranco Miccichè, nel suo intervento all’Ars dopo le dichiarazioni programmatiche del governatore Renato Schifani. Miccichè si è lasciato andare a diverse dichiarazioni e a diversi annunci.

“Schifani faccia il padre nobile”

“Presidente Schifani – ha detto rivolgendosi al governatore in aula – ragioni con la sua testa, che funziona molto bene. Come posso accettare che abbia deciso di restringere la maggioranza subito dopo essere stato eletto facendosi capo corrente di un partito? Faccia il presidente della Regione, faccia il padre nobile. Non vogliamo nulla, solo il bene della Sicilia: non faremo sconti”.

“Calderone non va a Roma resta all’Ars”

Poi l’annuncio sul deputato Calderone. “Rimane qui, me lo ha confermato stamattina”. Si tratta di Tommaso Calderone è stato eletto all’Ars e anche alla Camera dei Deputati alle recenti elezioni politiche nel collegio uninominale di Barcellona Pozzo di Gotto Sicilia 2. Dunque secondo Miccichè, Calderone avrebbe intenzione di optare per il seggio all’Ars. Questa scelta, se confermata nei tempi che la legge attribuisce per scegliere tra le due opzioni, renderebbe necessarie le elezioni suppletive nel collegio per attribuire il nuovo seggio alla Camera.

“Qui finisce come il ministro del Mare senza i pesci”

“È stato un grande errore – dice il leader di Fi in Sicilia – avere ceduto la Programmazione all’assessore all’Economia Marco Falcone. La Programmazione deve rappresentare la visione del presidente della Regione, se la cede questa visione che fa il presidente del condomino? È lei presidente Schifani che deve chiamarsi gli assessori e i dirigenti per dare le direttive. Altrimenti finisce come il ministro del Mare senza i pesci”.

Secondo Miccichè, continuità a Musumeci è un errore

“Presidente Schifani lei è qua perché il popolo siciliano voleva il cambiamento dopo i 5 anni terribili di Musumeci. Ma chi glielo fa fare di presentarsi in continuità con Musumeci? Lei ha fatto degli errori, gli assessori del governo Musumeci non dovevano entrare nel suo governo, era proprio quello che il popolo siciliano ci ha detto di evitare. Il popolo si aspettava un presidente che avesse una visione diversa da Musumeci”. Miccichè, nel suo lungo intervento all’Ars ha continuato a criticare il governatore Renato Schifani, dopo avere ascoltato le sue dichiarazioni programmatiche del presidente della Regione. “Il popolo si aspettava un presidente che avesse una visione diversa da quella di Musumeci – ha affermato Miccichè – Sono felice che lei abbia parlato d’industria cinematrografica: ma qual è la visione? Fotovoltaico sì o no? Eolico sì o no? Qual è la sua visione presidente? Bene il suo discorso sul non fare demagogia nei confronti della sanità privata ma anche qui, qual è la sua visione?”.

La norma per i 20 milioni ai comuni

Parlando del ddl di variazioni del bilancio, all’esame delle commissioni, Miccichè ha contestato la norma che assegna 20 milioni ai Comuni: “È come regalare un giocattolino a un ragazzo che compie 18 anni. È questa la visione del governo sulle difficoltà dei Comuni ad affrontare la crisi energetica?”. E ancora: “Presidente Schifani, lei ha parlato di una importante riduzione del personale della Regione, no è stata una è importante distruzione della Regione, perchè l’età media dei dipendenti è di 63 anni e perché la maggior parte ragiona in analogico e non in digitale”. Su un punto Miccichè ha apprezzato la “visione” di Schifani: “Sono felice che abbia affermato la sovranità del Parlamento siciliano, e so che per sua storia lei sarà molto rispettoso dell’Assemblea, al contrario di Musumeci”.

“Falcone st…zo ma più serio di Armao”

Poi la stoccata ad Armao, ex vice presidente Ars. “Veniamo da cinque anni di presa per il c…, con un assessore all’Economia Gaetano Armao davvero imbarazzante. Anche se non lo amo molto io ho fiducia in Marco Falcone, che è più st…zo ma più serio di Armao”.

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