La senatrice Dolores Bevilacqua e il deputato regionale Adriano Varrica hanno depositato atti parlamentari per sollecitare l’immediata convocazione di un tavolo istituzionale per la vertenza Almaviva, in primis sul futuro dei lavoratori del 1500.

Le dichiarazioni

“Gli oltre 500 lavoratori che hanno servito la collettività nel periodo più difficile della nostra storia recente non possono essere dimenticati dallo Stato – dichiara la senatrice Dolores Bevilacqua – L’ho detto in Aula al Senato, l’ho detto in Prefettura a Palermo e adesso formalizziamo la nostra richiesta con un’interrogazione: il Governo deve dare un segnale immediato, convocando il tavolo e, soprattutto, costruendo soluzioni. Noi, unitamente ai sindacati, ne abbiamo proposte diverse, ma ci vuole volontà politica”.

“Ho chiesto al Governo Schifani di pretendere dalla propria controparte a Roma la convocazione del tavolo che riguarda, solo per Palermo, il destino di circa 500 famiglie – dichiara il deputato regionale Adriano Varrica – La Regione deve arrivare al tavolo con proposte concrete che possano anche incoraggiare la permanenza di Almaviva sul nostro territorio, anche con forme di lavoro a distanza, nell’ambito dei percorsi di riqualificazione del personale che sono già in corso”.

La vertenza Almaviva riguarda gli operatori del “1500”, il numero verde del Ministero della salute, che oggi rischiano di perdere il lavoro. Si tratta di 523 lavoratori di Palermo, Catania, Napoli, Rende e Milano.

La manifestazione

Negli scorsi giorni i lavoratori Almaviva hanno manifestato davanti alla prefettura di Palermo. I rappresentanti sindacali hanno incontrato il vice prefetto, spiegando la situazione dei 450 lavoratori del servizio 1500 attivo durante il periodo del lockdown che adesso rischiano di perdere il lavoro e chiedendo una mediazione con i ministeri.

Protesta a Palermo e a Catania

All’incontro avevano preso parte anche Adriano Varrica e la senatrice Dolores Bevilacqua. Una seconda manifestazione è stata organizzata a Catania. “Sono lavoratori con stipendi bassi, con l’85% degli ammortizzatori sociali, serve un tavolo ministeriale, fare chiarezza, – dice Massimo Fiduccia Slc Cgil Palermo – se ci sarà un appalto che continuerà le attività del 1500 o garantire ai lavoratori il perimetro occupazionale che non possono pagare dazio due volte. Abbiamo aspettato la costituzione del nuovo governo al quale adesso chiediamo che convochi le parti e si cerchi una soluzione per salvaguardare i livelli occupazionali”.

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