“Come squadra abbiamo bisogno di avere risposte, abbiamo bisogno di certezze. Non ci interessano le polemiche o lo scaricabarile, noi vogliamo solo continuare ad allenarci qui, non vogliamo perdere questa possibilità”.

Lo sfogo di Napolitano

E’ lo sfogo amaro di Chistrian Napolitano, il capitano dell’Ortigia, la gloriosa squadra di pallanuoto maschile, costretta a sloggiare dalla piscina comunale Paolo Caldarella per via delle temperature dell’acqua gelide a causa della mancanza di caldaie funzionanti.

Gara casalinga a Catania

L’Ortigia si allena in altri impianti della città ma la beffa è che dovrà disputare le partite del massimo campionato a Catania come domani contro Salerno.

La gestione della piscina è del Comune

Nella stessa situazione ci sono altre società sportive siracusane e tutti puntano il dito sul Comune di Siracusa, gestore della piscina e dell’intera Cittadella dello Sport dopo aver tolto l’affidamento proprio all’Ortigia per presunte inadempienze contrattuali.

“Siamo come nomadi”

“Ci stiamo preparando in mezzo a tante difficoltà, spostandoci come carovane di nomadi da una piscina a un’altra, facendoci ospitare da società di altre città (che ringraziamo di cuore) e questo ci pesa. Ci pesa perché noi vogliamo allenarci a casa nostra, in quella che per molti di noi è casa sin da quando eravamo piccoli, mentre per altri lo è diventata subito” dice il capitano dell’Ortigia, Christian Napolitano.

“Altri ragazzi nelle stesse condizioni”

Il capitano dell’Ortigia parla anche delle difficoltà delle altre società, non professionistiche, che hanno numerosi giovani tra gli iscritti.

“Ma non penso solo a me o a noi, ma anche alle altre società – dice Napolitano – e a tutti gli atleti, costretti ad andare ad allenarsi altrove, penso ai loro sacrifici e a quelli dei genitori, con costi da sostenere che, soprattutto in tempi di crisi, sono ancora più pesanti. Non è possibile, alle soglie del 2023, che delle ragazze e dei ragazzi debbano rinunciare a fare sport, restare a casa, dopo tutto quello che già abbiamo vissuto con la pandemia. Spero davvero che questa situazione possa risolversi al più presto, per tutti noi. Perché non possiamo più attendere”

 

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