E’ scontro a tutto campo sul bilancio della Regione  dopo la decisione della Corte dei Conti di congelare la parifica e ricorrere alla Corte Costituzionale.

Tutti contro tutti

Scontro all’interno di Forza Italia, accuse rivolte al governo Musumeci e accuse al precedente governo di Rosario Crocetta a turno dai protagonisti della scena.

Crocetta non ci sta e torna a intervenire dopo anni di silenzio

“Sulla mancata parifica Schifani si informi meglio” è la sostanza dell’intervento dell’ex Presidente della regione.

“Le esternazioni di Renato Schifani che attribuiscono la responsabilità della mancata parifica del bilancio 2019 all’azione del mio governo, sono totalmente destituite di fondamento” scrive Rosario Crocetta.

In realtà le accuse al governo Crocetta ed al Pd non erano venute dal Presidente Schifani ma da frange della maggioranza targate Fratelli d’Italia e Forza Italia, ma erano state poi ribadito proprio da Schifani durante un intervento alla Festa Tricolore a Catania.

“Nei cinque anni di governo Crocetta – continua l’ex Presidente – i bilanci della Regione sono stati regolarmente parificati e ciò dimostra che erano in regola. Nei primi due anni del mio governo il bilancio regionale è stato portato in pareggio e nei tre anni successivi si è prodotto un avanzo di circa 1 miliardo e 500 milioni”.

Crocetta rivendica la bontà della sua amministrazione

“Solo che, con la logica del “bonus pater familias” tale avanzo è stato destinato a diminuire l’indebitamento precedente, come prevede la legge” aggiunge.

L’attacco del presidente che ha completato il suo mandato nel 2017 è rivolto, invece, al suo successore Nello Musumeci “Il governo Musumeci ha preferito utilizzare l’avanzo prodotto dal mio governo, invece, per finanziare anche spese correnti: ecco la ragione del buco di bilancio e della mancata parifica”.

A sostegno interviene Catanzaro del Pd

“Si rimane senza parole nel leggere le dichiarazioni di autorevoli esponenti del centrodestra, da Forza Italia a Fratelli d’Italia, i quali dopo la ‘bocciatura’ da parte della Corte dei Conti del rendiconto del bilancio 2020 varato dal governo Musumeci, arrivano a sostenere che la colpa sarebbe del governo Crocetta e del Pd”. dice Michele Catanzaro, capogruppo del Pd all’Ars, che risponde nel merito alle dichiarazioni fatte, in realtà, da Stefano Pellegrino (Fi) e Giorgio Assenza (Fdi).

“Comprendo l’imbarazzo ed il tentativo di arrampicarsi sugli specchi dopo che i giudici contabili hanno messo nero su bianco i loro disastri finanziari, ma questo scaricabarile è davvero inaccettabile”.

“Oltretutto – aggiunge Catanzaro – la Corte dei Conti ha anche sollevato la questione di legittimità sulla decisione, anche questa presa dal governo Musumeci, di spalmare il disavanzo di oltre 2 miliardi di euro in dieci anni invece che in tre. Una scelta, questa, figlia della ‘finanza creativa’ del centrodestra: una finzione contabile che qualcuno ha anche utilizzato in campagna elettorale, illudendo i siciliani di avere a disposizione risorse che invece non c’erano”.

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